Il paradiso degli orchi

Il paradiso degli orchi

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Il paradiso degli orchi” comincia con un paio di intuizioni di rilievo. Il di mestiere fa il capro espiatorio per un Grande Magazzino: fintamente impiegato come addetto al Controllo Tecnico, in realtà la sua mansione è muovere a compassione i clienti che si rivolgono all’Ufficio Reclami addossandosi tutte le colpe del malfunzionamento degli articoli difettosi; la plateale umiliazione subita dal Direttore unita al suo fare remissivo e lagnoso completeranno la truffa, portando i clienti ad impietosirsi e ritirare il reclamo. La seconda intuizione è quella di ambientare un giallo all’interno di un centro commerciale, dove i sospetti ricadono dai clienti ai commessi, fino alle alte sfere dell’Amministrazione.
Immagino cosa avrebbe prodotto con questi ingredienti un Chuck Palahniuk. Invece la cifra stilistica di Daniel Pennac popola il racconto di personaggi farseschi ed improbabili, una surreale favola per adulti visto che non mancano scene di sesso e sequenze splatter. L’enigma in sè rimane sullo sfondo, quasi una cornice per i protagonisti della storia che spesso hanno solo nomignoli e tratti che ne accentuano il ridicolo. Il resto lo fa un anti-eroe involontariamente trasfiguratosi agnello redentore, capace di farsi carico delle colpe della nostra società consumista e materialista sempre alla ricerca del pettegolezzo e di misere emozioni in offerta speciale. Una critica che l’Autore fa ben presente, seppur in tono giocoso, esemplificata dal raddoppio della clientela del Grande Magazzino appena cominciano a scoppiare le bombe; un funebre presenzialismo a cui siamo abituati nei recenti casi di cronaca nera.

L’impressione finale è di un libro-divertissement che non posso affermare essere nelle mie corde, ma non stento a credere che ci possa essere chi si appassioni alle vicende di Malaussène tanto che Pennac ne ha fatto una saga long-seller.

Editore: Feltrinelli

Collana: Universale economica

Pagine: 206

Anno: 1985

Prezzo di copertina: euro 7,50

ilibricheleggo.blog.tiscali.it

Rudy Basilico Turturro (redattore)

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