Cosa sarebbe successo se i portoghesi avessero trovato una inaspettata resistenza azteca?
Che ne sarebbe stato dell’Europa se Rasputin fosse salito al potere e avesse soppresso sul nascere i movimenti bolscevichi?
E se i grechi non avessero fatto uso dell’astuzia, non accogliendo il suggerimento di Ulisse di usare il cavallo di Troia?
Questi sono solo alcuni squarci di storia alternativa presenti nell’antologia Ucronie Impure, curata da Alessandro Girola, ed è già dalla bella copertina realizzata da Luca Morandi il lettore viene subito allertato che i territori dell’immaginazione sono quelli già esplorati da capolavori come ”Fatherland” di Harris, oltre al più famoso “La svastica sul sole” di Dick.
Di Girola avevo già letto tanto, nel suo blog è possibile scaricare alcuni racconti e romanzi, e sapevo che quello che avrebbe presentato sarebbe stato nella peggiore delle ipotesi comunque dignitoso. Ucronie impure è stato qualcosa in più. Una lettura piacevole innanzitutto, un miscuglio di odori e sapori mai nauseante che non sfigurerebbe affatto in una libreria. Questo non succederà – se non appunto in un mondo alternativo non dissimile da quelli presenti nell’antologia – perché questa interessante raccolta viene distribuita gratuitamente in forma digitale.
Del resto la qualità media dei racconti si attesta ad un buon livello, con alcune piccole gemme, come: “Tlaloc verrà”, “Il millenario Regno d’Italia” o “Kalokagathia”
Una ulteriore conferma che la scrittura nella rete non conosce pause. È molto più plastica, contaminata dai generi, più attenta ai movimenti ed ai gusti del lettore; come se gli interminabili tempi tra scrittura, editing, correzione bozze, stampa e distribuzione facesse perdesse immediatezza e freschezza tipica del web. Trovo quindi impossibile non provare ammirazione per autori che in piena crisi editoriale – oltre a non piangersi addosso – producono qualcosa di buono.
Oh, grazie
una recensione molto lusinghiera:-)