Moretti ci riprova

L’avevamo perso di vista Nanni , l’ultima fugace immagine è stata nella sua prova d’attore in Caos Calmo, dove slappava con voluttà una Isabella Ferrari riscopertasi attrice impegnata alla soglia dei quaranta. Un film debole, pretenzioso, che masticava e digeriva frettolosamente il libro di Veronesi: praticamente una scena di sesso con un film intorno.

Ma da dopo “il Caimano”, una elucubrazione personale dell’ossessione morettina per ,  ha fatto perdere le tracce. Nessuna dichiarazione politica, nessuna battuta fulminate, nemmeno un girotondo con l’amico “pancho” Pardi. Calma piatta, ma solo per poco.

Sarebbe dovuto tornare a metà luglio a battere il primo ciack per il suo prossimo film “habemus Papam”, dove avrebbe dovuto interpretare uno psicanalista che prende in cura un Papa depresso.

Le priorità sono altre evidentemente, e la voglia di essere iconoclasta viene ancora una volta sovrastato da quella che pare una ossessione non solo di Moretti, il quale è intenzionato a girare un documentario E’ successo in Italia per: “raccontare le oscenità politiche e giornalistiche a cui ci siamo abituati, o di cui non ci siamo accorti. che questo schifo, di cui fa parte anche il conformismo e il di tanti giornalisti, è successo davvero. Da 15 anni 60 milioni di italiani sono ostaggio degli interessi di una sola persona

Sono in molti a temere che in ostaggio ci sia anche la sua vena artistica.

Martin Sileno (redattore)

Martin Sileno

collaudatore di illusioni, menefreghista e blogger

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3 Risposte

  1. Rudy Basilico Turturro scrive:

    ecce bombo

  2. Lapo Pelosini scrive:

    Appena sento l’aggettivo “impegnato” associato alla parola film o peggio ancora ad un regista, ho un riflesso pavloviano che mi induce a spendere meglio il mio tempo o i miei soldi.

  3. symbel scrive:

    Il Caimano era un film sinceramente imbarazzante. Moretti aveva l’intento di far apparire imbarazzante Berlusconi in realtà risultò imbarazzante il suo tentativo di demolirne la figura.
    Ora vuole riprovarci? Mah secondo me sono tutti “omaggi” al premier e viste le recenti vicende che seppur ingigantite dai media avversi hanno dimostrato le sue debolezze umane, sembrano anche immeritate. Sinceramente, per quanto mi possa sforzare di vedere in Berlusconi il male assoluto, il pericolo per la democrazia, il diavolo di Palazzo Chigi mi riesce veramente difficile farlo e film come questi (se si gireranno) non faranno altro che mitizzarne la figura.

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