Cioglia trasporta nella provincialotta Cagliari un thriller con venature horror all’americana, laddove i delitti possono riguardare al massimo la lite per un parcheggio. Il Mozzateste è mosso da un cliché collaudato: il fanatico religioso deviato sessualmente e surriscaldato da ira divina. Anche se personaggio già visto e rivisto, il saperlo agire tra Mulinu Becciu e Is Mirrionis convince a dargli una chance. La pecca più evidente invece è proprio la sua nemesi, quel Libero Solinas commissario di polizia cosí ispido e ruvido, disordinato negli affetti e sul lavoro, che sembra calato tale e quale da una serie tv satellitare. Quello del detective in rotta col mondo é un character abusato, che trasportato nella realtà cagliaritana non acquisisce credibilità neanche per assurdo come invece accade col sadico villain. Troppe elucubrazioni, troppo esistenzialismo, quando ti aspetti solo un poliziotto che sbuffa al perdersi la partita di calcio in tv per il prolungarsi delle indagini.
Sul versante della trama, sostanzialmente c’è poca azione e pochi colpi d’ingegno. Il killer agisce indisturbato, sempre lasciato in penombra dall’Autore. Il Commissario brancola nel buio praticamente fino all’epilogo. Il finale pare un po’ buttato via, come se fosse finita la benzina e l’unico combustibile potesse essere l’accelerazione della cadenza dei delitti.
Le parti che funzionano del romanzo sono quelle rare frasi in sardo, ed i richiami ai luoghi ed alle abitudini di Cagliari che questi sí aiutano a caratterizzare la storia e ad annacquare quel sapore di noir a stelle e strisce. Eppure Cioglia non abusa dei richiami al territorio, consapevolmente vuole produrre una storia leggibile a tutte le latitudini. Sbagliando a parer mio, perché se si compra un libro di un autore sardo è proprio per ritrovarci quel gusto che ce lo renda piú vicino e riconoscibile.
Nonostante queste dovute critiche, il libro non è da buttar via ed ha il merito di non dilungarsi oltremisura rimanendo entro le 300 pagine. L’Autore avrà prossimamente una seconda possibilità con “Tranquillo come una salma” sempre dell’Editrice AIPSA e la sua collana Is Grogus, di cui l’opera fa parte e che promette titoli interessanti del panorama letterario isolano.
Editore: Aipsa (collana Is grogus)
Anno: 2006
Pagine: 280 in brossura
Prezzo: 13 euro
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