Brutta tegola in testa per il fondatore di Ikea, la celebre catena di arredamento e accessori per la casa low cost. Infatti un libro di un ex collaboratore dell’azienda svedese, svela retroscena poco simpatici sui metodi del boss e dei suoi stretti collaboratori.
Qualche esempio i comportamenti razzisti contro i dipendenti non svedesi, a cui viene preclusa la possibilita di carriera, il controllo del personale con metodi in stile controspionaggio sovietico, il nepotismo e tanti altri episodi non belli che sporcano l’immagine di una catena molto ben voluta da clienti e dipendenti.
Certo è che, probabilmente, Johan Stenebo l’ex manager e autore del libro “Sanningen om Ikea”, aveva piu di un sassolino nella scarpa da levari e sicuramente avrà rincarato la dose, ma porta un aura di sospetto sui metodi del gigante del mobile.
Ikea chiaramente replica precisando con i dati che le insinuazioni sul razzismo contro gli svedesi è falso, certo è che non si è fatta bella pubblicità.
già il fatto che l’ikea non lavorasse più col legno d’ebano faceva pensar male