Non è una tedesca!

Sicuramente avrete visto la pubblicità in cui , che mentre si appresta ad affrontare una salita in un parcheggio a bordo di un’, viene fermata da un’avvenente garagista che si propone di aiutarla, ma lei fa capire che non ha bisogno di aiuto perchè deve soltanto premere un bottone.

Simpatica o antipatica, è una scena più o meno comune simile a quelle di altri spot, quello che però non è comune è una dichiarazione ai limiti della truffa che fa da liet motiv della pubblicità : “E’ una !”

Purtroppo quello che la non sa, e che probabilmente non sapranno molti dei consumatori che vedono quello spot, è che quella macchina, la , di tedesco ha ben poco: ha di tedesco giusto l’origine del marchio con cui è commercializzata, dalla filiale europea di una casa americana (la General Motors), che l’ha progettata e costruita nei suoi stabilimenti in Corea a Incheon, dove condivide produzione , motori e gran parte dei componenti con la gemella a marchio Chevrolet, la Trax.

Non sto dicendo che la macchina sia brutta, inaffidabile o non meritevole di essere acquistata, ma non ditemi bugie, quella macchina non è tedesca come si vuole far credere, come se il fatto che provenga dalle lande teutoniche sia motivo di orgoglio.

Sebbene i tedeschi producano certamente buone auto non sono  migliori di francesi, italiani, inglesi, giapponesi, americani, etc. e non è certamente la provenienza a decretare che una macchina sia migliore della concorrenza, anzi…

Ma se poi andiamo ad analizzare un po meglio scopriremo che tanti marchi tedeschi di successo producono le loro auto di successo al di fuori della : la vostra Audi probabilmente è stata prodotta in Spagna o in Repubblica Ceca, la vostra Mercedes in Ungheria, la vostra BMW negli Stati Uniti, la vostra Volkswagen in Messico, la vostra Opel in Polonia, la Porsche in Slovacchia,etc.

Infatti spesso la produzione non segue più la nazione di provenienza del marchio, ma questo vale per tutte le auto, non solo quelle tedesche, e spesso pure la progettazione è demandata allo stabilimento remoto  o a dei centri di ricerca globale situati in un paese differente da quello di origine del marchio.

Daltronde è l’effetto della globalizzazione, cosa ormai nota, per questo non prendeteci in giro dicendo che quell’auto (ma la cosa vale per qualsiasi altro prodotto) è tedesca: è soltanto un’auto!!

 

Brian Boitano (redattore)

Ti potrebbe interessare anche...

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Leggi articolo precedente:
Italo-a-San-Marina-Novella-Firenze.jpg
Un treno di polemiche

Ormai lo scontro sulle unioni civili non lo si fa più nelle aule del parlamento , ne è una prova...

Chiudi