E’ notizia ormai di qualche ora: il premio nobel per la Pace è stato assegnato al presidente degli Stati Uniti D’America Barack Obama.
Si apprende dalle agenzie che i primi a stupirsi di tale decisione sono stati proprio gli inquilini della Casa Bianca.
La motivazione dell’Accademia dice che vengono premiati gli sforzi per il dialogo tra i popoli portati avanti dal presidente nei primi mesi della sua investitura.
Che anche i giurati dell’Accademia siano rimasti affascinati dallo stile di Obama? Che sia costituita da persone vicine alle posizioni dei democratici americani?
Dati alla mano Obama non sembra abbia fatto granchè, anzi la sua politica estera ufficiale, quella basata sui numeri dice che la pressione militare degli USA in territorio di guerra non è affatto diminuita anzi in alcuni casi è aumentata. Certo lo stile di Barack è molto diverso da quello del suo predecessore e molti dai suoi discorsi hanno tratto motivi di speranza per il futuro. Ma si può assegnare un nobel alle intenzioni?
Secondo me no. La cosa sembrerebbe scandalosa se non fosse che si comincia a dire in giro che d’altronde è “solo” un premio nobel.
Se il paragone non fosse irriverente (o forse non lo è) verrebbe da dire che ormai il premio è un po’ come l’assegnazione del Pallone D’Oro solo in rare occasioni completamente condivisibile negli ultimi anni o come la nostrana investitura di Miss Italia.
Qualche sospetto che il nobel stesse scadendo lo si è intravisto già dalla consegna di quello per la letteratura a Dario Fo, certamente non una notizia da strappare applausi unanimi nel mondo. Per non parlare del Nobel per la Pace al terrorista Arafat.
Insomma, da un po’ di tempo sembra che i premi nobel siano diventati talmente bislacchi che è persino nato un comitato che caldeggiava la candidatura di Silvio Berlusconi con tanto di inno.
Mantengono inalterato il proprio fascino invece i nobel nelle materie scientifiche che rimandano nell’immaginario a personaggi di indiscutibile genio e dalla vita totalmente sacrificata alla scienza.
L’unica cosa che rimane da sperare è che il premio serva effettivamente a dare nuova linfa agli sforzi diplomatici per la pace in Medio Oriente e nelle terre martoriate dalla guerra o almeno a prolungare di procastinare di qualche settimana il bombardamento di Obama sull’Iran.
Ecco il parere di Christian Rocca inviato negli USA per il Foglio e creatore di “Camillo” uno dei blog più visitati in italia.
Bush ha vinto il Nobel per la Pace – di Christian Rocca250
Però dobbiamo specificare una cosa: Obama ha cancellato il progetto di scudo spaziale e firmato con la Russia un accordo per la diminuzione delle testate nucleari.
Non proprio noccioline nella politica estera e militare statunitense….
Bush ha accolto il Dalai Lama, Obama si è rifiutato, ad esempio.
A confronto del raddoppio delle truppe in Afghanistan e dell’inizio dei bombardamenti in Pakistan, iniziati sotto la presidenza Obama, la cancellazione dello scudo spaziale alla Star Trek e la diminuzione delle testate nucleari (iniziata sin dai tempi di Gorbaciov) sono proprio noccioline.