il calcio femminile in Italia e la parità salariale

un tweet salace della sottosegretaria alle Pari opportunità Elena ha sollevato un a polemica di cui avremmo probabilmente fatto a meno: ovvero la parità salariale tra uomini e donne partendo dal .
La Boschi, usando i 140 caratteri di questa piattaforma social, è riuscita a mostrare tutta la sua insipienza e sopratutto completa ignoranza su cosa significhi fare dello sport al di fuori di una federazione che non è ancora riuscita ad arrivare al professionismo, cosa che in Norvegia – metro di paragone per la sottosegretaria – è stata ottenuta già dai primi anni ’90.

Silvia Provvedi, centrocampista e fidanzata con Fabrizio Corona

Silvia Provvedi, centrocampista e fidanzata con Fabrizio Corona


Intanto la Norvegia ha fissato un minimo salariale per i professionisti calciatori, e non una vera parità salariale. chiaramente, essendo un settore privato, anche gli stipendi dei calciatori sono soggetti agli introiti degli sponsor, ed in generale all’interesse ed al pubblico che riesce a catturare la Federazione calcistica. Nel resto d’Europa il è una realtà concreta, che ha il suo pubblico di appassionati ed ha calciatrici che nel corso degli anni sono diventati delle realtà trainanti per il movimento, spesso corteggiate dagli sponsor, basterebbe fare il nome di Hope Solo, portiere statunitense, considerata la Buffon femminile.
In Italia siamo indietro, molto indietro. poche società investono nel calcio, e ancor meno lo fanno con convinzione. le strutture di allenamento sono spesso rimediate da polisportive, e comunque non certo paragonabili a quelle maschili. Non c’è ancora il professionismo, e la stragrande maggioranza delle calciatrici percepisce un contributo spese che non permette di poter proseguire la propria vita di atleta.
Simona Sodini, centravanti di esperienza della Juventus femminile

la pettoruta Simona Sodini, centravanti di esperienza della Juventus femminile


Da quest’anno la Juventus ha lanciato la Juventus femminile, e lo ha fatto comprando il titolo sportivo del Cuneo e facendo un investimento significativo per il settore, prelevando molte calciatrici della nazionale italiana, tra cui le talentuose Rosucci e Bonansea, e il difensore di esperienza internazionale Sara Gama.
la dolce Tuija Hyyrynen, terzino della nazionale Finlandese

la dolce Tuija Hyyrynen, terzino della nazionale Finlandese


E’ solo un piccolo passo, ma potrebbe contribuire a far crescere il movimento se, come si spera, altre squadre blasonate di serie A seguano l’esempio della Juventus, tenendo anche presente che per le norme del fair play finanziario gli investimenti nel calcio femminile rientrano nei cosiddetti investimenti
“virtuosi”, che non gravano nel passivo finale.

Martin Sileno (redattore)

Martin Sileno

collaudatore di illusioni, menefreghista e blogger

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