Ebbene si, andare contro leggi, regolamenti e contratti firmati (seppure via internet) significa subirne le conseguenze.
E pubblicare ripetutamente video di cui non si detiene il copyright su Youtube, specie in un periodo dove le major fanno sempre piu pressione sulla tutela dei propri diritti in rete, significa andarsela a cercare.
Poi ti puo andare bene una volta, due volte, poi almeno un richiamo te lo prendi, anche se fai tanto traffico, e prima o poi l’account te lo segano.
E se succede per un utente pinco pallino qualunque, non vedo perche Beppe Grillo, dall’alto del suo blog abbia da lamentarsi.
Ha infatti ripetutamente piratato diversi video americani, di cui non aveva i diritti, incluso uno recente di Obama, e Youtube, correttamente, come dal regolamento che si firma creando un account sul popolare sito di contenuti video, ha provveduto alla cancellazione dell’account e dei video ad esso collegati.
E per questo Grillo la butta in caciara, sparlando di censure e di tiro al bersaglio contro la sua persona, senza capire che Google, azienda proprietaria di Youtube e i detentori di quei diritti non fanno beneficenza, come non fa benifecenza lui coi diritti d’autore dei suoi libri, visto anche che in passato, l’autore genovese aveva intentato causa a un ragazzino che aveva distribuito in rete il pdf di un suo libro.
Ad ogni modo nel famoso blog sono scomparsi i video di Youtube postati dal comico, e sono apparsi articoli avvelenati , insieme alla lettera che comunicava al mancato candidato alla presidenza del PD, che il suo account è stato sospeso.
Un plauso comunque a Google, perche non usa con gli utenti due pesi e due misure con chi non rispetta le regole.
da buon genovese ha tentato di sfangarla senza pagare un soldo ! 😉
è stato giustamente riammesso.
abbassiamo decisamente i toni, 2 minuti di video sono diritto di cronaca, non sono pirateria. viviamo nell’era di internet e postare liberamente in rete un video sul presidente degli stati uniti, commentarlo e tutta quella sguana mi sembra un diritto sacrosanto e ormai acquisito. Sennò, scusa, sei sicuro che tutte le foto che postate qui su moschebianche siano di pubblico dominio, creative commons, o comunque libere da copyright?
Il fatto che lo abbiano riammesso su youtube è positivo e penso non potessero fare altrimenti. Per quanto riguarda le nostre immagini, chiunque chiedesse che vengano rimosse rivendicandone la proprietà verrebbe accontentato.
Su Moschebianche però non sprecheremmo nemmeno una riga per lanciarci nella solita invettiva intrisa di vittimismo che ormai è diventata di moda soprattutto negli ultimi giorni da diversi esponenti del mondo dell’informazione.
adesso che mi ci fai incuriosire ho letto il post di grillo.se è questo: http://www.beppegrillo.it/2009/09/419_video_di_gr.htm , ame sinceramente non sembra affatto intriso di tutto questo vittimismo. gli hanno cancellato di colpo un account (tutto l’account non solo un video) per lui di vitale importanza. lui parla di decisione incomprensibile e di un danno enorme per lui, non so cosa avrebbe potuto dire di diverso, visto che oggettivamente i fatti son questi.
per quanto riguarda le cancellazioni di youtube, google le gestisce in maniera molto difficoltosa al momento data l’enorme mole di dati e le minacce milionarie delle major. Queste difficoltà, sommate ad una organizazzione “giuridica” della materia ancora ai primordi, portano a situazioni paradossali come questa:
http://attivissimo.blogspot.com/2009/04/youtube-il-copyright-come-censura.html (notare che gli hanno bloccato pure un video girato a casa sua).
per quanto riguarda le foto su moschebianche, ok va bene toglierle, ma se qualcuno si fa prendere troppo la mano da questa controriforma sul copyright è anche possibile che non si accontenti della sola rimozione..
credo sia una situazione che alla fine non conviene a nessuno e soprattutto non conviene alla libera informazione.
youtube ha un sistema che ancora non capisco, molto efficente per quanto riguarda i contenuti sessuali espliciti, probabilmente hanno inventato un sistema di filtro intelligente, non posso pensare che ci sia un ometto a guardare tutti i video. D’altra parte delle volte sbagliano grossolanamente come nel caso di Grillo o, come è capitato anche a me quando spinto dall’euforia per la vittoria dei mondiali in germania pubblicai un video di qualche minuto di una partiita e sembrava mi volessero mandare i carabinieri a casa mentre con la stessa parola chiave ne comparivano altri in bella mostra.
Il discorso del copyright sui video è materia complicata mentre sulle immagini pubblicate sul web c’è il tacito accordo che si specifica che queste non sono di proprietà della testata e verranno eliminate se richiesto dal legittimo proprietario come moschebianche.it scrive nel suo disclaimer. Il tutto a patto, ovviamente, che si rimanga nel campo dell’informazione e non ci sia alcun scopo di lucro come nel nostro caso.