Dove è finito il regime?

Dove è finito il regime? Lunedì notte mi sono svegliato da un brutto sogno. A forza di leggere , e l’Unità mi ero convinto che in Italia ci fosse un regime. Assistendo ad , Ballarò, Parla con me, In mezz’ora e Linea Notte avevo maturato finalmente la consapevolezza che in Italia ci fosse una dittatura, che mette il bavaglio, che dispensa tonnellate di prosciutto da poggiare sugli occhi, un enorme mestolo in mano a Silvio per mescolare i poveri cervelli rattrappiti degli italiani soggiogati dalle sue televisioni e spinti all’ammasso a metter la crocetta sul suo partito. Una banda di decerebrati che rispondono solo sì alle lusinghe del proprio padrone.
Poi lunedì notte rimango spiazzato. Berlusconi perde nel suo regno, . Perde di brutto, avendoci messo la faccia e avendo caricato di significati politici nazionali l’elezione di un sindaco, seppur di una città importantissima, ma pur sempre in un’elezione amministrativa locale.
Una sconfitta, a causa dei risultati ottenuti al primo turno anche nelle altre città, di dimensioni gigantesche, un vero disastro.
E il regime? E il popolo che vota chi ha più televisioni? E il diritto di voto che dovrebbe essere solo per i colti e non per il popolo bue e gli anziani che si fanno fregare dalle promesse del Caimano?
Qualcosa non va… mi sono detto. Mi sono ricordato poi che Berlusconi ha perso in passato per ben due volte e sono rinsavito, mi sono tranquillizzato. Un che fa perdere il proprio candidato di punta nella sua città contro uno di Rifondazione Comunista, che ha un candidato finito al ballottaggio con De Magistris, che ogni lunedì si reca in tribunale ed è accusato di peculato e di induzione alla prostituzione minorile è difficile trovarlo sui libri di storia. Un debole, un ossimoro.
Ci sono rimasto male io, ma uno come Ezio Mauro deve essere distrutto per la cantonata.

symbel (redattore)

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