I cinesi vengon da noi a vender vestiti, il calcio non trova di meglio che andar a vender l’argenteria di famiglia in Cina. Siglato l’accordo tra Lega e un’agenzia dagli occhi a mandorla per disputare a Pechino almeno tre edizioni della Supercoppa Italiana nei prossimi 4 anni. La nostra Serie A si svende all’ingrosso, certificando la valenza di una coppa portaombrelli e strappandola ai tifosi italiani proponendola in Oriente ad orari incompatibili per una decente platea nazionale. Possibile una scelta talmente miope? Per qualche denaro fresco e qualche sponsor d’accatto si svilisce una competizione, confermando che due competizioni su tre di casa nostra (ci metto anche la Coppa Italia) sono bigiotteria scadente. E chissà che non si portino dietro anche una Serie A che perde appeal ogni anno che passa. Mentre Wembley straborda di pubblico per Charity Shield, Coppa di Lega e F.A. Cup, noi facciamo la figura degli accattoni.
Supercoppa in Cina
Rudy Basilico Turturro (redattore)