Che un personaggio famoso scriva ogni tanto un articolo di proprio pugno non è una novità. Non lo è neppure che lo scriva un politico. Ne abbiamo avuto la prova giusto qualche settimana fa: sulla prima pagina del Corriere, un noto economista fa il punto della situazione sul fenomeno della globalizzazione citando a fondo pagina Tremonti e consigliandogli (sapendolo di buone letture) un libro sull’argomento. Neanche il tempo di asciugare l’inchiostro che Giulio risponde a tambur battente sfornando un articolo talmente da nerd e scacciafiga che deve aver messo persino in imbarazzo il Direttore del Corriere: va bene il tecnicismo, ma Giulio si lancia in una disanima delle sue che per capirla di vogliono quantomeno una laurea alla Bocconi ed un Master all’estero, tanto che solo tre righe trovano posto in prima pagina per poi far sprofondare il resto dell’articolo oltre la pagina 40.
Che Tremonti fosse un nerd lo sanno tutti, ma pareva un caso isolato e soprattutto stimolato dall’editorialista economico. Ma in questi giorni sulla prima pagina del CdS sta andando in onda un movimento quantomeno sospetto. Prima Maroni detta l’agenda politica, e dopo due giorni ecco comparire un articolo della Gelmini che rivendica l’operato del Governo.
Pura coincidenza? Cortina fumogena per distrarre dal caso Ruby Rubacuori? O forse, ad essere più maliziosi, possiamo intravedere lo sgomitare per la successione di Silvio o l’alba di nuove elezioni?