Una boccata d’aria fresca

Una boccata d\'aria fresca propone a Tremonti una che nelle sue intenzioni consterebbe nella riduzione dell’attuale configurazione a due sole aliquote del 23 e 33 percento. si oppone sostenendo che tale semplificazione avvantaggerebbe solo i ricchi a discapito dei poveri e sarebbe iniqua. Di Pietro sostiene a sorpresa che se venisse portata in Parlamento una proposta simile che garantisse l’equità fiscale lui sarebbe pronto a votarla e fa sapere di non credere a questa proposta perché è l’ennesima volta che la si paventa senza che giunga mai ad una soluzione pratica.
Berlusconi spiega questa idea con un colloquio in esclusiva sul quotidiano e sbeffeggia i cugini antiberlusconiani per questa apertura all’Anticristo da parte del fogliaccio (ormai ex a questo punto) guidato da Ezio Mauro.
I sindacati mostrano gli artigli, inarcano la schiena e sollevano il pelo. Tremonti precisa che ogni decisione verrà presa di concerto con le parti sociali dopo un’attenta analisi scientifica che dovrà essere approvata anche dalla Comunità Europea. La Lega approva e non fa particolari problemi a patto che si tenga ben.
Se poi ci aggiungiamo che Fini e Farefuturo non hanno detto acidamente la loro…
Ah! (da leggere con tono soddisfatto, si pronuncia con un’apertura della bocca di poco inferiore allo sbadiglio)
Finalmente si parla di politica! Non di Papi, mignotte edulcorate da escort, regimi dittatoriali alle porte, impunità, manette sonanti, comunisti mangiabambini. Il centrodestra fa una proposta in tema fiscale di stampo vagamente liberista e comunque ascrivibile all’area di centrodestra, il centrosinistra che ha una reazione di sinistra, Di Pietro che ripone nel cassetto per un istante le manette e apre al “dittatore” e il centrista Casini che riprende il martello in mano a dare colpi alternativamente al cerchio e alla botte.
Durerà? Non c’è da scommettere un centesimo però nel frattempo si può godere di un dibattito politico dove ci si può fare un’idea delle posizioni in campo senza tifo o personalismi.
Certo rimane la centralità (per molti inquietante) della figura di Silvio Berlusconi che nel bene e nel male continua a spostare l’attenzione da una parte all’altra del dibattito politico nazionale, non che questo sorprenda sorprende invece che a fronte di chi prospettava una sua uscita di scena dettata dallo sconforto e dalla pressione dei problemi giudiziari e familiari ci sia stato uno scatto di reni a rimescolare le carte.
rischia di diventare a questo punto da frontman del partito dell’odio a leader del cambiamento del tono politico, potrebbe persino meritare una targa in qualche strada di Milano e ottenerla prima di Bettino Craxi.

symbel (redattore)

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2 Risposte

  1. giodex scrive:

    … non ci ho capito un cazzo di questo articolo… torno a guardare STUDIO APERTO, che è meglio!!!

  2. Antonio scrive:

    Due domande…
    Come si fa ad essere berlusconiani?quale incantesimo serve per incatenare le menti di così tante persone?

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