Il finiano è un animale che vive generalmente in branchi poco numerosi, si muove nella savana parlamentare seguendo il capo branco e azzannando la preda di solito solo dopo sua indicazione.
Alcuni sostengono che il finiano faccia parte del ramo evolutivo che discende dal più coriaceo Missino Fiammato a sua volta razza ingentilita del Balilla Ventennato.
Lo shock evolutivo causato dalla meteora di Fiuggi in realtà ha creato diversi rami generati dalla stessa Fiamma alcuni dei quali si sono subito seccati generando poche foglie mentre ha resistito il ramo Finiano fino ai giorni nostri.
Il nuovo shock che ha dato origine all’era evolutiva più recente nota anche come Era Predellina ha in realtà generato una nuova razza meticcia che ha visto incrociarsi la razza post fiuggina degli Alleanzini con quella dei Forzitalini in una nuova specie ormai prevalente, quella cosiddetta dei Popolibertini.
Nonostante l’incrocio vada avanti da tempo alcune dinamiche esterne ed interne stesse alla specie non ne hanno mai decretato una stabilizzazione completa e da questa mancata fusione totale si è fatta largo la specie del finiano.
Il finiano ha delle caratteristiche che gli permettono di mimetizzarsi in mezzo ai popolibertini fino ad avvicinare la preda in modo silenzioso ed estremamente amichevole. L’attacco avviene solo ed esclusivamente in seguito a quello del capobranco.
Grande curiosità desta il comportamento di questi animali che nati da generazioni di esemplari del tutto ostili all’integrazione con gli altri branchi di specie simili ora mostrano aperture insolite verso l’esterno, addirittura promuovendone l’inserimento nel branco. Il loro verso è riconoscibile da lontano perché generato dallo stridere delle mandibole fino all’emanazione di un suono simile ad uno “stronz stronz”.
Il finiano inoltre pareva avesse inizialmente ereditato anche la caratteristica peculiare del punire i componenti del suo stesso branco macchiatisi di colpa con l’aggressione mortale legittimata dalla collettività mentre nella sua evoluzione più recente sembra aver abbandonato questa pratica a favore di attività di vago sapore democratico popolar populista.
Il finiano stacca volentieri la spina al compagno di branco in stato comatoso e rifugge i riti propiziatori e spirituali tipici del suo passato.
Il capo branco finiano mal sopporta l’ingerenza del capo branco Popolibertino che ha dalla sua la protezione dei membri anziani del branco consci della sua leadership.
Il finiano in fondo in fondo sa che per procacciarsi la selvaggina più succulenta deve battere almeno in parte lo stesso terreno del branco più grande in cui è inserito e appare chiaro che questa pratica sia volta un giorno a rendersi indipendente.
Le speranze infatti che il capo branco finiano subentri al comando dei popolibertini imponendone i comportamenti propri appare remota, altamente improbabile.
I popolibertini con i finiani al loro interno si contendono per ora con successo l’egemonia della savana parlamentare combattendo aspre battaglie con i bersanini e gli incursori dipietrati che sanno di trovare sponde nei finiani su alcune zone comuni di battaglia.
Nella savana parlamentare ultimamente gli equilibri si giocano tutti tra le specie più o meno schierate dei leganordi e dei centrosti gli uni che appoggiano i popolibertini e ne auspicano l’espulsione dei finiani e gli altri che sognano un allargamento del branco e la creazione di una terza forza.
Da questi rapporti di forza sembra non venire nulla di buono per gli altri abitanti dell’ecosistema che ne subiscono le scorribande e nella migliore delle ipotesi si spartiscono le briciole rimaste.
L’unico che imperturbabile sembra passare indenne a queste lotte è il placido capo branco dei popolibertini che anzi trova il suo maggior sfoggio di potere tra i suoi simili nella stagione degli amori e mentre altre specie amano anche amoreggiare con esemplari del proprio stesso sesso, esso si distingue perché circondato dalle femmine della comunità con le quali da sfoggio delle sue doti amatorie.
Nel periodo della stagione della caccia, in sella a rumorose jeep i cacciatori togati si aggirano per la savana in cerca del pezzo grosso, il capo branco dei popolibertini e mentre per i pezzi piccoli si tratta più che altro di safari fotografici al leader dei popolibertini non vengono risparmiate le raffiche di proiettili per le quali, con sprezzo del pericolo, gli elementi più fedeli a esso vicino fanno addirittura scudo con il proprio corpo a difesa del capo.
Se come sembra il periodo venatorio verrà ristretto nel tempo fino a rendere impossibile anche solo avvistare il capo branco dei popolibertini, anche questo problema potrà essere archiviato.
La savana parlamentare
symbel (redattore)
Bellissimo articolo!! Bravus.
EVVIVA L’INCURSORE DIPIETRATO!!