I want to be a Web Star

Andy Warhol aveva ragione, eppure non conosceva internet. La Rete non nega 15 minuti di celebrità a nessuno, basta avere i requisiti giusti:

1. avere intraprendenza, incoscienza o sufficiente stupidità

2. avere qualcosa da dire (raro) o avere il vuoto pneumatico in testa (meno raro)

3. esser disposti a rendersi ridicoli

Grazie alla Rete fai-da-te (il cui emblema è YouTube) il sogno americano si è digitalizzato, e chiunque può diventare Presidente. Se non proprio degli Stati Uniti, perlomeno di un blog, di un forum, di un canale tematico, basta scegliere. L’ultimo clamoroso caso di notorietà world wide è sbarcato sul Corriere; si tratta di una ragazzina di 14 anni dell’Isola di Man (isola semi-autonoma posta a metà strada tra la Gran Bretagna e l’Irlanda e sotto protettorato della Regina) che con dei bizzarri filmati in cui balla nella propria cameretta imitando personaggi al ritmo di musichette giapponesi sta letteralmente spopolando nel paese del Sol Levante. E solo lì. Mentre nell’isola la vita fluisce tranquilla con la scuola, i compiti, gli amichetti, anonima tra gli anonimi, la ragazzina periodicamente vola dall’altra parte del mondo per far tournee seguitissime, ha inciso un CD e per lei si prepara un futuro in una girl band. Ho visto il suo video più famoso, tal (link), e mi sono chiesto da dove provenga tal successo. La coordinazione non mi pare sia impeccabile, non posso apprezzarne le mosse (che sembrano studiate e non casuali) perchè non m’intendo di recenti e manga. Simpatica la mise tipicamente da baby doll nipponica, trecce-gonnellina-guanti e ginocchiere che fa tanto liceale jappo. A non volerci leggere per forza un richiamo sessuale per pedofili repressi, chissà magari ha successo perchè è brava. Voi mi direte: ne sta parlando troppo bene, dov’è la fregatura? La fregatura sta nel fatto che dire “ridicola” era talmente scontato e naturale, e l’anticonformismo paga sempre. O semplicemente, come nel caso del nostro amico di TeleDurruti, a volte dietro le cose bizzarre si celano qualità che a prima vista sfuggono. E magari il problema siamo noi, troppo ottusi, rincoglioniti, o semplicemente vecchi per poter apprezzare le cose che non capiamo.

Rudy Basilico Turturro (redattore)

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