Ieri sera, nei pochi casi durante i quali non sono collegato con la rete informativa mondiale, mi giungono nell’arco di un’ora tre SMS. “battuta volgare, ve la potevate risparmiare”, senza specificare a cosa si riferisse, “dopo le tette anche le prese in giro al papa, ma dove volete arrivare?” e “ma cosa è uno scherzo la vignetta in home page”? Tre persone che mi sono premurato di ricontattare e che mi hanno dimostrato il proprio disappunto per la vignetta sul Papa pubblicata in home page nella famigerata colonna destra. Mi aspettavo da un momento all’altro delle critiche per il florilegio di ghiandole mammarie esposte invece evidentemente quelle piacciono. Comunque, tutto risolto ma uno dei tre mi ha detto che difficilmente continuerà a seguire Moschebianche.
E’ stata una vicenda rivelatrice per me. Ieri sera ho capito di essere la Binetti del PD di Moschebianche, tra Martin Ignazio Marino Sileno, Rudy Basilico Cacciari Turturro, Brian Adinolfi Boitano e Lapo Fassino Pelosini. Moschebianche, una redazione eterogenea con tante anime diverse che convivono a stento, vivono sul filo del rasoio. Ora capisco come si sente la povera Binetti perché anche io con il mio cilicio fatto di fibra ottica e doppini telefonici vengo tirato per la giacchetta da una parte dall’ambiente cattolico più estremista e dall’altra dalla frangia più radicale del partito.
In un mondo in cui non ci sono più sorprese, dove ti aspetti che Travaglio con il compagno di merende Gomez sforni nell’arco di un mesetto un libro da 1200 pagine (come un Vespa qualsiasi) su Papi Silvio e puntualmente avviene, quando ti aspetti che le conversazioni tra il premier e la D’Addario spuntino tra le pagine di una delle riviste del gruppo Espresso e puntualmente avviene, quando ti aspetti che ad una pallanuotista prima o poi scappi qualcosa dal controllo del costume e puntalmente avviene, le sorprese sono una boccata d’aria fresca. Un Grillo che folgora l’estate politica sulla via di Sabaudia, Napolitano che cazzia in pubblico Di Pietro e perché no una vignetta sul Papa nella colonna destra di Moschebianche.
E’ duro essere la Binetti di Moschebianche ma qualcuno deve pur farlo.
Io Binetti nel PD di Moschebianche
symbel (redattore)
cess..
io la binetti di mosche bianche..
😀
Nel bene e nel male.. L’importante e’ che se ne parli.. A volte si arriva ad avere visibilita’ con articoli poco condivisi..
E poi non e’ giusto che noi lettrici non abbiamo il tuo numero hahaha