Gigi Sammarchi

Gigi SammarchiPierluigi “Gigi” Sammarchi nasce a nel 1949, in una famiglia contraddistinta da una certa vena artistica. Il fratello Stefano è un apprezzato musicista, piuttosto noto a nell’ambiente cosiddetto “da piano bar”. L’altro fratello Eugenio, scomparso prematuramente, è stato organista in molte chiese di e provincia, nonchè uno dei primi cosiddetti “capelloni” di , quando agli inizi degli anni ’60 era ancora una mezza eresia.

Gigi segue l’inclinazione di famiglia. Insieme ad Andrea Roncato, che conosce fin da bambino, si diletta a strimpellare la chitarra e cantare. Fu a lanciarli alla fine degli anni ’60, affidando loro alcuni brani dei suoi spettacoli live, in cui la coppia esalta il proprio taglio prettamente cabarettistico.
Girano i locali della Romagna con il gruppo I ragazzi della Nebbia, diventato poi un duo con Gigi alla Chitarra ed Andrea come voce.

La consacrazione della coppia nasce da una serie di film prodotti negli anni ’80 tra cui , , in cui il mattatore è Andrea mentre Gigi fa da spalla di lusso. Nel frattempo anche la TV contribuisce alla crescita della loro fama, grazie a trasmissioni come , , .

Gigi nel frattempo studia e ottiene una laurea in pedagogia all’università di Bologna, chiaro segno che in ogni caso, oltre ai film dalla comicità semplice e immediata c’è anche una testa pensante.

Gigi ha sicuramente un carattere più schivo e meno esuberante di Andrea, il quale ha avuto una carriera da solista molto più prolifica, soprattutto in Tv, almeno per quanto riguarda gli ultimi 15 anni.

“Oggi la televisione parla una lingua nella quale non mi riconosco. Aspettiamo tempi migliori, nell’attesa faccio teatro”. Queste le parole di Gigi, il quale ormai difficilmente si fa vedere in TV. Gira per le piazze e i teatri di Italia insieme ad Andrea per riproporre la loro comicità. E’ una figura storica della italiani, per la quale ha giocato quasi 150 partite nel corso di 20 anni.

E’ facile incontrarlo per le vie della sua Bologna,e a detta di tutti è un personaggio simpaticissimo e piuttosto alla mano. Tanto di cappello ad una persona alla quale il successo non ha dato alla testa.

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Lapo Pelosini (redattore)

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3 Risposte

  1. hugenin scrive:

    Perche’?

  2. Damiano scrive:

    Troppo grandi entrambi e dove lo lasciamo “Don Tonino”?
    Questa era la vera tv 😀

  3. Martin Sileno scrive:

    Ottimo Pelosini!
    sdoganiamoli prima che lo faccia la sinistra :-)

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