Che le posizioni di Fini siano diverse da quelle che si aspetta da un possibile leader del centro destra è un fatto ormai assodato.
E infatti se ne accorgono nella sua stessa coalizione, ma anche fuori dalle mura amiche. Tant’è che anche Rutelli, in intervista al sole 24 ore, getta le basi per una possibile collaborazione, invitandolo nella sua Alleanza per l’Italia.
Secondo Rutelli, è naturale l’approdo di Fini in un nuovo schieramento, visto che è ormai un’icona della sinistra, e che si dissocia completamente sia da Berlusconi, che da Bossi, rinnegando anche la riforma che porta i nomi dei due politici di centro destra.
Dopotutto tornerebbe in un partito con la parola “Alleanza” nel proprio nome, con un po di gente ex prima repubblica che attende la fine dell’era Berlusconi, per abbandonare il concetto di bipolarismo e per riapprodare a quella schiera di partitini dove ognuno puo essere leader di uno sparuto gruppo e ottenere vantaggi da questa leadership.
Daltronde anche secondo il Rutelli-pensiero Alleanza per l’Italia è una startup nata per riunire i delusi del bipolarismo, come l’Udc con il quale esiste una “forte consonanza”.
Critico invece nei confronti di Di Pietro che attaccando Berlusconi su ogni fronte, pensando solo a massimizzare gli interessi di un piccolo gruppo, sortisce l’effetto contrario, anche perche attaccarlo per via giudiziaria è stata la sua assicurazione politica degli ultimi 15 anni.
Rutelli è critico anche coi suoi vecchi compagni di partito (gli ultimi, perche nella sua storia ha cambiato bandiera piu di una volta: dai radicali ai verdi alleati dell’estrema sinistra, alla sinistra democratica, a centrista, quindi non ci si stupirebbe di vederlo anche alleato di Berlusconi…),definendo l’opposizione non in grado di presentarsi come forza di governo alternativa.
Ad ogni modo sarà interessante sentire la risposta di Fini e vedere gli schiaramenti delle prossime elezioni…