Su mosche bianche ne abbiamo già parlato, ma quella che qualche mese fa sembrava una ipotesi rischia di diventare realtà. Le intenzioni di Murdoch stanno lentamente prendendo forma, ovvero inserire progressivamente dei contenuti a pagamento per le notizie sul web e diminuire drasticamente le notizie consultabili gratuitamente. Un modo per frenare la continua emorragia di lettori in cui versa la carta stampata e cercare di introitare qualche spicciolo dal web, che al netto delle sponsorizzazioni rende poco o non abbastanza.
Anche google, per evitare forse le rappresaglie dallo squalo e la fuga di editori online, si muoverà in questa direzione. Verranno concesse cinque notizie e le restanti saranno disponibili sotto forma di micro pagamenti. E si sa che quando google si muove spesso fa giurisdizione nel web. Rimane da vedere se gli utenti, abituati negli anni ad usufruire di un servizio gratuitamente, saranno disposti a versare un contributo (magari anche simbolico) per contenuti non sempre di qualità, e se non ci sia il rischio concreto di far sparire tanti visitatori e quindi anche soldi.
Un azzardo quello di google che potrebbe costringere agli utenti di rivolgersi altrove, in un mondo dove l’offerta gratuita certo non manca, e che da questo vincolo potrebbe trarre ulteriore vantaggio. Quel che è certo è che mosche bianche continuerà a stare sul pezzo.
aggratis
Secondo me Google è in una botte di ferro, nel senso che se Murdoch elimina dai risultati della ricerca le notizie del gruppo editoriale del tycon australiano, come pare lui abbia minacciato, siamo sicuri che a perderci di più è il celebre motore di ricerca?
Ho seri dubbi in proposito.