Nuova vittoria degli atei sui cattolici: la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo ha stabilito in una sentenza, su un ricorso presentato da una cittadina italiana di orgine finlandese, che debbano essere levati i simboli religiosi tra cui i crocefissi dalle aule delle scuole.
Lo stato italiano dovra anche pagare un risarcimento di 5.000 euro
Per la Corte la presenza di questi simboli costituisce “una violazione dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni” e una violazione alla “libertà di religione”.
La sentenza è scaturita dal ricorso della signora Soile Lautsi, a cui è stato negata la rimozione dei crocefissi nella scuola frequentata dai suoi figli, ad Abano Terme nei pressi di Padova.
Il vaticano per ora non commenta, in attesa di leggere le motivazioni della sentenza, ma sicuramente scaturiranno ampie polemiche, come è lecito aspettarsi in Italia quando si tocca la religione.
nel merito se apporre o meno simboli religiosi all’interno di un luogo pubblico credo che se ne possa discutere, ma addirittura riconoscere i danni morali mi sembra davvero troppo.
che poi come l’esposizione di un simbolo religioso possa “limitare il diritto dei genitori di educare i loro figli in conformità con le proprie convinzioni” lo sanno solo i giudici della corte europea.
beh il fatto che giudice italiano della corte che ha pronciato la sentenza si chiami Vladimiro Zagrebelsky , mi induce a pensare che la cosa sia una questione di principio di una certa parte anti clericale
mah, la ” una violazione dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni” mi sembra una cosa fuori dal mondo. A scuola potrebbe essere applicata a qualunque cosa.
Premesso che il problema si potrebbe risolvere semplicemente eliminando l’istruzione scolastica obbligatoria, il valore legale del titolo di studio e a quel punto chi non vuole mandare i figli a scuola perchè gli si impone una religione contraria ai suoi principi potrebbe tenerli a casa , in fondo le cose che si imparano alla scuola pubblica potrebbereo essere insegnate anche meglio dai genitori.
Ma esiste un articolo del codice penale che punsce il mancato adempimento degli obblighi di istruzione e per quanto la sanzione sia ridicola ( 30 euro ) si rischia comunque un processo penale con le conseguenze accessorie….
Da ateo cinico sono convinto che sia i crocifissi nelle scuole che l’ora di religione siano vuote formalità che hanno la conseguenza di banalizzare la religione a pura esteriorità, così mentre si difendolo le apparenze la morale cristiana nella società va letteralmente a puttane.
Ma come sono bigotti e ideologicamente fanatici tutti questi, presunti, laici e non credenti.
Detto da un non credente
Sull’argomento “religione” c’è un divertente aneddoto, una sala cinematografica in una città govarnata dalla Lega Nord era a rischio di chiusura perchè il proprietario non aveva i soldi per ristrutturarla e metterla perfettamente in regola, il proprietario si è presentato dal sindaco e ha detto:
” io i soldi non li ho, le possibilità sono due, o mi aiutate voi oppure sarò costretto a vendere la sala ad un arabo che vuole trasformarlo in centro culturale islamico”.
Il comune ha trovato subito 200mila euro per aiutare il poveretto.
Anche perchè impedire la trasformazione di una struttura preesistente poteva essere in contrasto con l’articolo 19 della costituzione che dice :
Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.
Per me andavano lasciati. Del resto che male c’è a lasciare il crocifisso appeso in classe?
La religione cattolica è la religione più diffusa in Italia e questo è un dato di fatto che va riconosciuto ed accettato. O pensate forse che andando in un paese islamico vi sarà permesso di mettere un crocifisso fuori dalla porta di casa, appeso allo specchietto dell’auto o in altro luogo? Provateci!!
Di questo passo allora togliamo tutte le icone,le statue e le effigi cattoliche dai luoghi pubblici, come piazze , comuni, uffici comunali, palazzi , enti. E caliamoci ancora le braghe davanti alla corte europea, evviva la globalizzazione.
La signora finlandese, per coerenza dovrebbe protestare con lo stato finlandese perche’ rimuova dalla sua bandiera quella fastidiosa croce che tanto offende la sua sensibilita’ e quella dei suoi figli!
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