Impresa Milan al Bernabeu


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L’ errore di Dida: Ci ricasca il brasiliano. Dopo la galleria degli orrori del pre-Abbiati, ancora catastrofico l’ex portiere della Selecao. Si può chiamare errore, si può chiamare papera, fatto sta che un professionista non può permettersi certe disattenzioni. L’ abc del portiere, il rimbalzo del pallone, viene ridicolizzato dal numero 1 del Milan. Inconcepibile far cambiare la partita così, buon per lui che da l’ altra parte anche Casillas è in un insolita versione horror. Non aprite quella porta, se è Dida a presidiarla. Voto 1

Lassana Diarra: Tutto cuore la prestazione di Lass. Il dieci è sulle sue spalle, e tra i , i e i Raul suona un pò strano. Ma l’ ex Portsmuth fa capire che la classe non è solo dei nuovi arrivati. Va al tiro, effettua cross pericolosi, ringhia sui centrocampisti milanisti come non mai e incita i compagni alle ripartenze. Il suo destino è legato a quello di Makelele. Al Chelsea venne invocato come l’ erede del francese, prima di girare la Premier e finire proprio a Madrid. In Spagna ha confermato la sua etichetta di erede. Voto 7

Raul: Il Del Piero o l’ Inzaghi di Spagna? Lo Spagnolo è in realtà la perfetta unione dei due ex compagni di nazionale. Bandiera come Alex, cecchino come Pippo. Classe alla Del Piero, movimenti alla Inzaghi. Più di 700 partite con il Real, miglior marcatore di sempre in Champions League, 14 anni a grandi livelli. Il capitano è sempre il capitano, contro il Milan non perdona l’ erroraccio di Dida punendolo all’ istante, ma contro le italiane negli ultimi anni non riesce proprio a vincere. Voto 6.5 ( 10 alla carriera)

Ronaldinho: Dottor Jekyll e Mr. Hyde. Dopo la buona partita contro la Roma, condita dal gol e dall’ assist per si spegne a Madrid per 70 minuti. Troppi errori, poca corsa senza palla e qualche degna giocata solo a venti minuti dalla fine. Troppo poco per uno che dovrebbe essere il faro e il giocatore di maggior classe agli ordini di sia in campionato che in Champions. Madrid continua però a portarli fortuna. Non come la standing ovation con la maglia del Barcellona, ma sempre di vittoria della squadra si tratta. Voto 5,5

Benzema: Non è ancora al top il francesino. Si perde tra le troppe azioni solitarie dei suoi compagni, senza riuscire a finalizzare le poche palle che arrivano tra i suoi piedi. La sfida giovanile a distanza viene ampiamente vinta da Pato, e per Benzema continua il periodo tra luci e ombre. E con il rientro di Ronaldo che ne sarà di lui? Voto 5

Pato: Il papero è tornato. Tre gol in tre giorni, tutti decisivi. Grazie ai suoi gol sei punti tra campionato e coppa, contro Roma e Real. A Madrid sfrutta l’ inaspettato errore di Casillas e il grandissimo assist di Seedorf (Voto 7). Cosa più importante realizza i suoi primi gol in assoluto in Champions League, alla sua seconda annata dopo la delusione del 2008. Accellerazioni continue, che mettono in difficoltà Albiol e Sergio Ramos, aprendo spazi poco sfruttati dai suoi compagni. Inoltre sfiora un’ altro gol dalla destra, ma Casillas si salva di piede. Voto 7,5

Francesco Schirru (collaboratore)

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