Bonifacio appare incantevole sin da lontano, appena lasciato il piccolo porto di Santa Teresa di Gallura. Oltre le Bocche, tra la foschia, già si intravedono le scoscese scogliere calcaree e man mano che ci si avvicina si scopre l’incredibile cittadina edificata a picco sul mare. Il panorama che si gode dalle finestre delle case abbarbicate sulla ripidissima parete è un teatro naturale. Il promontorio su cui si erge questa piccola città medievale difende il fiordo da cui è possibile accedere al quartiere della marina e all’haute ville. Appena sbarcati ci si rende conto di essere in un altro mondo, così vicino alla Sardegna eppure separato per cultura, tradizioni e dominazioni. Stessi nemici, quei mori che provenivano dal mare immortalati sulle bandiere di queste due isole gemelle, ma diversi padroni. La città è una roccaforte militare inespugnabile che riesce ancora oggi a dar l’idea di cosa doveva essere la vita ai tempi delle repubbliche marinare. Strade strette a misura d’uomo o di carro, innumerevoli scalinate, case il cui accesso è consentito solo tramite ripide scale, chiese circondate da costruzioni in ogni dove. Bonifacio è un gioiello in mezzo al Mediterraneo, la cui matrice genovese è riscontrabile nei cimiteri, nelle vie, nelle scritte, tutte rigorosamente in italiano (la lingua alta dell’epoca). La Francia anche qui è penetrata oramai e nelle strade si sente parlar francese, ma l’orgoglio corso si può riscontrare nei cartelli bilingue in cui tutte le scritte nella lingua d’oltralpe sono sistematicamente cancellate con bomboletta spray, ed i motti sui muri che ancora promettono battaglia agli invasori. Le vie pullulano di turisti nella stagione estiva ma è facile immaginare che all’avvicinarsi dell’inverno quando lo scalpiccio degli infradito scomparirà ed il mare riflesso in cielo perderà il colore blu cristallino per tramutarsi in grigio, gli imponenti bastioni e le case odorose di pesce assumeranno un aspetto malinconico in balia dei forti venti e Bonifacio diventerà ancor più attraente e minacciosa. Per gli amanti della storia, una visita da queste parti è d’obbligo.
Bonifacio
Rudy Basilico Turturro (redattore)