Oviedo è una bella città della Spagna nord occidentale, capitale del Principato delle Asturie. Ha un forte senso regionalistico, e vanta tradizioni come la produzione della sidra: bevanda alcolica ottenuta dalla distillazione del succo di mela, ha la particolarità di dover essere bevuta immediatamente appena versata pena lo scadimento del sapore. Inoltre il versar la sidra è una vera e propria arte: si deve portare la bottiglia in alto e far scendere la bevanda come una cascata nel bicchiere posto in basso. Esistono dei concorsi di bravura al riguardo dato che non è facile centrare il bicchiere, e una caratteristica delle sidrerie è la presenza di pagliericcio e segatura sul pavimento per assorbire gli schizzi. E’ una bevanda che costa poco, ma che non ci si può autoversare. Sia mai! Bevuta senza lo scroscio ed il formarsi delle bollicine, si dice che faccia male. Questo comporta che ogni volta che si vuol bere bisogna chiamare il cameriere, che provvederà a versarci un pochetto di sidra col citato sistema dentro bicchieri di vetro finissimi e noi dovremo berla immediatamente. Questa scena può ripetersi infinite volte durante un pranzo. Vietato porsi scrupoli, pensando di recar disturbo. Questi acrobati/camerieri sono lì per quello, sono ammirati e riveriti, e guai ad improvvisarsi col fai da te. Io, da italianissimo cafone, ho pensato bene di versarmi la sidra come fosse una birra e sono stato rimbrottato dal mio cicerone con immediata chiamata ed intervento del giocoliere in grembiule. Oviedo si ricorda anche per l’estrema pulizia (si vanta d’essere la città più pulita d’Europa), con le macchinette pulisci-strada che passano e ripassano almeno 5-6 volte al giorno e grandi innaffiate da parte degli inservienti nelle ore notturne. Il piano urbanistico ha previsto grandi viali pedonali per tutto il centro storico e le vie dei negozi, ed una scelta che ho trovato particolarmente azzeccata: tutti i locali “gggiovani” situati in un’unica via. Si può far chiasso fin quanto si vuole, sbronzarsi alla grande e poi tornare a casa grazie ai numerosissimi taxi low-cost situati all’imbocco della via utilizzati davvero da tutti nessuno escluso. E’ necessario soffermarsi un attimo su questo tipo di pub. Sono quasi sempre delle stanze molto piccole, con un bancone da bar e alcool low cost, musica a manetta, e neanche una sedia o sgabello. I ragazzi entrano ed escono da questi mini-club ad entrata libera, ed in una notte standard se ne girano almeno una decina. E’ un tipo di clientela nomade, e frequentemente le persone si affacciano anche solo per vedere se ci sono gli amici con cui ci si è dato appuntamento. Un sistema molto diverso dal tipico sedentarismo italiano, apprezzato dagli spiantati erasmus visto che nessuno ti obbliga a consumare o ti guarda male e si possono passare belle serate goliardiche a costo zero o quasi. Una cittadina simpatica da visitare se si cerca una Spagna meno inflazionata rispetto alle capitali Madrid e Barcellona. Unico inconveniente le temperature rigide e le frequenti precipitazioni rispetto al tipico clima mediterraneo.
Oviedo
Rudy Basilico Turturro (redattore)
barcellona non è capitale!
cmq le macchinette lava strade e le innaffiature dei marciapiedi all’una di notte sono comuni in buona parte della spagna (bcn compresa)!
Non dire ai Catalani che la loro capitale è Madrid se non vuoi fare brutta fine 😉