Chi l’avrebbe mai detto che il dardo avvelenato e più doloroso sarebbe stato scoccato dal fronte amico?
Paolo Guzzanti, senatore del Pdl e in rotta aperta con Berlusconi sferra l’attacco finale nei confronti del leader di centrodestra, dicendosi aperto a rivelare pruriginose intercettazioni che riguardano la sfera sessuale del premier, per farla breve notti infuocate in cambio di presunti vantaggi di carriera. Insomma dopo tanti mesi di attacchi più o meno motivati arriva l’affondo al ventre molle di Silvio, un deciso salto di qualità rispetto al tanto gossip che è circolato in questi giorni.
“Il giorno in cui un magistrato, lette queste mie parole, volesse interrogarmi per sapere da chi ho avuto queste relazioni e chi fosse il giornalista che ha fornito il materiale di lettura farei il mio dovere e farei i nomi”
Chi ha avuto modo li leggere Paolo Guzzanti attraverso le pagine del suo blog o sui pezzi scritti per il Giornale non sarà rimasto sorpreso. Non bisogna però fare l’errore di considerare le esternazioni di Guzzanti come fossero moine di una amante trascurata, o peggio dettate dal risentimento per gli attacchi ricevuti dalla figlia tempo fa.
I primi mal di pancia di Guzzanti iniziano di fatto con la presidenza nella commissione mitrokhin, culminate in ricerche, allacci con spie ed ex spie, ex servizi segreti ancora operativi. In un contesto fattosi ancor più pesante dalla morte di Litvinenko, Guzzanti finirà per essere talmente turbato dalla amicizia tra il suo Berlusconi, uomo che fino all’altro ieri riteneva fosse il mezzo per raggiungere riforme liberiste e sociali, e Putin, ex KGB dal passato torbido e dal presente se possibile ancor più controverso, da dare fragorosamente di stomaco, in senso letterale, per le dichiarazioni di fraterna amicizia e di sdoganamento fatte a Putin. Insomma va bene tenere buoni rapporti, va bene la realpolitik, ma senza eccedere in aperture così imbarazzanti.
Poi si, Guzzanti ha sempre fortemente criticato quella che lui per primo ha definito mignottocrazia, ma la rottura insanabile è arrivata con la questione russa, con la salute persa nel vedere i suoi collaboratori e amici russi eliminati spietatamente da una mano invisibile. Magari per chi non è direttamente coinvolto nella vicenda può permettersi di ridere di fronte alla guasconata di Berlusconi mentre imita una esecuzione col mitra davanti agli occhi sbigottiti dei corrispondenti esteri, ma dubito che un Guzzanti sotto scorta sia riuscito a farsi una risata.
Ormai al nano non rimane che ritirarsi ad Hammamet, nella villa che fu del suo amico Bettino … Silvio scappa finchè sei in tempo!!
Il signor Guzzanti è tornato sulla terra e si è svegliato…casualmente quando era senatore di Forza Italia e strenuo difensore della Patria contro il comunismo, non si è accorto di nulla…quindi dobbiamo dedurre che Berlusconi è diventato un cattivone birichino solo da alcuni mesi
Se Paolo Guzzanti è fronte amico io sono no global