la scommessa floptv

julio_haamurabiNel febbraio del 2009 la FoxFactory, società dedicata nello sviluppo di programmi di intrattenimento e format televisivi, ha voluto investire investire nella -tv, ovvero nella creazione di un autentico laboratorio televisivo per  miniserie (o microserie vista la durata) rivolte ad un pubblico giovane e già smaliziato, probabilmento annoiato dalla tv generalista.

Un progetto senza dubbio ambizioso quello di floptv, sperimentale come piattaforma (pc, console cellulari) che nella forma, e sperimenta laddove la tv commerciale e non ormai ristagna nei format televisivi più collaudati e dal rischio contenuto.

Per quanto riguarda i contenuti la qualità è piuttosto disomogenea e l’offerta, come è comprensibile per un progetto ancora agli inizi, è ancora poca. Tra tutti però spicca “”, ovvero una miniserie ospedaliera demenziale e di e dei suoi fidi compari, resi famosi per i trailer in mai dire tv, e che vede la presenza di Julio Hammurabi (il noto Elio di Elio e le storie tese) che interpreta il dottor Giolsot, un bislacco primario con l’amore per il teatro drammaturgo.

Nonostante la breve durata sono tante le idee e gli spunti demenziali, che lo elevano dalla semplice parodia dei medical drama e che ne fanno un piccolo gioiellino di nonsense. consigliato.

I termini più cercati:

Martin Sileno (redattore)

Martin Sileno

collaudatore di illusioni, menefreghista e blogger

Ti potrebbe interessare anche...

2 Risposte

  1. Brian Boitano scrive:

    concordo, drammi medicali è bellissimo!

  2. Nito scrive:

    ovviamente le ho viste tutte..grandi Martin e Brian ottimo gusto! 😉

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Leggi articolo precedente:
Italo-a-San-Marina-Novella-Firenze.jpg
Un treno di polemiche

Ormai lo scontro sulle unioni civili non lo si fa più nelle aule del parlamento , ne è una prova...

Chiudi