Lezione giapponese per Michela

La si è conquistata un ministero grazie ad aver tirato la volata al nuovo PDL di in tempi non sospetti tra registrazioni di marchi, circoli e televisioni della libertà. Da allora è balzata alle cronache per le sue giarrettiere audaci (dopotutto è stata modella per una ditta di collant) e per essere stata l’unica persona sulla faccia della terra a far risultar simpatico Renato Soru (video). Il suo inizio come Ministro del non è stato folgorante: il nuovo marchio ha fatto ribrezzo a tanti, seppur la paternità sia di Papi. Effettivamente quel marron color kakà e quello sbrilluccichio dorato sembrano partoriti durante una delle note session in accappatoio bianco di Berlusconi. Mancano solo una farfallina ed una tartarughina e l’ensamble sarebbe perfetto.

L’inesperienza di Michy si è notata anche nell’ultima vicenda dei fidanzatini giapponesi. Per chi non rammentasse, riassumo brevemente. I due giovani nippon si sono recati al ristorante , vicino Piazza Navona a . Non gli è stato presentato il menù, ma semplicemente un cameriere che parlava inglese e che li ha convinti a “fidarsi di lui”. Risultato: due antipasti, due primi, due secondi, due coppette di gelato, euro 579,50. Increduli, i turisti hanno dato la carta di credito, a cui è stata accreditata una mancia (senza autorizzazione) di ben 115,50 euro. Totale del conto: 695 euro. Di fronte alle proteste, il proprietario è rimasto inflessibile: quelli sono i prezzi applicati dal locale. I giapponesi sono un piccolo popolo che ha mosso guerra a Cina, Stati Uniti e sud est asiatico messi assieme mentre noi faticavamo a piegare la sola Grecia. Se non fosse per la bomba atomica, starebbero ancora lì in trincea. E’ gente che fa harakiri per riscattare il proprio onore, ed ha coniato il termine kamikaze piuttosto che arrendersi alla sconfitta. Insomma, meglio non sfidarli più di tanto. Così i due giovani sono andati dai carabinieri a denunciare l’accaduto. Per farla breve, l’epilogo è quello che tutti si aspettano: chiusura del ristorante ed ire di che chiede il ritiro della licenza al truffatore.

Qui interviene la Brambilla, che pensa bene di dare un senso al proprio ministero senza portafoglio mandando una lettera di scuse ai due turisti e per conoscenza all’ambasciata del sol levante ed invitando la coppia ad una vacanza “risarcitoria” in Italia a spese del Governo Italiano. E qui la stoccata alla rossa giarrettierata: i fidanzatini torneranno certamente in Italia, ma a proprie spese perchè “sarebbe una spesa inutile fatta con le tasse del popolo italiano”. Touché, e lezione di stile a mandorla. Riprovaci Michela, sarai più fortunata la prossima volta. Azzeccarne una per te è come fare un 6 al superenalotto.

Rudy Basilico Turturro (redattore)

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1 Risposta

  1. symbel scrive:

    Troppo facile dare addosso alla Brambilla, è come sparare su un’ambulanza della Croce Rossa ferma a bordo strada a cambiare una gomma bucata con dentro un uomo sanguinante alla giugulare in Afghanistan.
    Però c’è da dire che la sua pessima figura sui cani randagi fatta a Ballarò non era poi così campata per aria visto che pochi mesi dopo è sorto un caso cani randagi che andavano in giro a sbranar gente.
    La Brambilla al turismo non può fare troppi danni, non più di quelli che fa ad ogni sua ospitata in qualche trasmissione televisiva.

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