Da una ricerca australiana emergono nuovi dati sulla longevità dei matrimoni, e inaspettatamente uno dei fattori principali è la differenza di età col partner.
Infatti i ricercatori Rebecca Kippen e Bruce Chapman, dell’Australian National University, e Peng Yu del Department of Families australiano, nel loro studio hanno tracciato le fortune e sfortune matrimoniali di 2.482 coppie, cercando di individuare quali sono i fattori che contribuiscono maggiormente a un addio tra i partner e sono arrivati alla conclusione che i matrimoni si sfasciano soprattutto tra persone con una forte differenza di età.
Difatti per le donne meglio sposare uomini fino a 8-9 anni più grandi, o al massimo di 2-3 anni più giovani, mentre ha molto meno peso la provenienza geografica, altro che donne e buoi dei Paesi tuoi!!
L’età sarebbe l’elemento più importante nel determinare un senso di comunanza, molto più del livello culturale, del credo religioso o delle radici geografiche.
Avere la stessa età significa infatti aver condiviso la stessa musica e le stesse passioni politiche e generazionali e costituisce un forte elemento di identità e appartenenza, tanto da spiegare il 17 per cento dei casi di separazione nel caso in cui questa comunanza non esista.
L’altro dato che incide sui divorzi è la storia famigliare: se entrambi i coniugi hanno i genitori ancora legati da vincolo matrimoniale, l’unione ha più probabilità di resistere, probabilmente grazie a una forte pressione culturale.
Per contro se uno dei due partner è figlio di genitori separati la propensione a lasciarsi sarà maggiore del 90 per cento.
Quindi, ci dispiace per il Silvio nazionale, ma è bene che per il dopo Veronica si cerchi una donna un po più anzianotta di Noemi.
Vallo a spiegare a un paio di mie “amiche” ahahah
Oltre che l’eta’ io li preferisco sardi ma solo di cagliari!!