Si è spenta la torcia umana

Si è spenta la torcia umanaÈ una procedura consolidata nel mondo del fumetto degli States. Quando le cose vanno male, e per male è da interdersi un numero di copie in forte calo, viene programmato un evento straordinario che molto spesso riguarda la morte di un personaggio cardine. Possono anche rinascere, ma se lo fanno è sempre per l’esigenza di cui sopra, ovvero rivitalizzare il prodotto e creare un albo speciale che mandi in solluchero i collezionisti.

Nel universo della DC comics ormai non si contano più i Robin che hanno stirato le zampe, e persino Superman ci lasciò le penne nel 1992 per mano del cattivo di turno Doomsday, in un albo tra i più venduti nella storia dei fumetti. Morire, editorialmente parlando, non è affatto un dramma, bensì un affare.

Ora è il turno dei , gruppo di supereroi Marvel creati dalla mente fervida di Stan Lee nel 1961, e manco a dirlo sarà proprio ad abbandonare per sempre il gruppo.

Era prevedibile che andasse così. Johnny Storm, conosciuto come la Torcia umana, è sempre sta il supereroe più sottovalutato del quartetto e quindi la vittima sacrificale perfetta.

Richard reed, mister fantastic, quello capace di allungare e modellare il proprio corpo, è il leader del gruppo, lo scienziato con mille soluzioni e non poteva essere fatto fuori. Anche grazie alla sua capacità di allungarsi a piacere fa coppia con la donna invisibile. Susan Storm invece è la donna invisibile, che per quanto di bell’aspetto risulta impalpabile, oltretutto quando arriva il supercattivo di turno e si fa minaccioso, diventa invisibile. Utile quanto un semaforo nel deserto.

Ben Grim, alias la cosa, è l’uomo roccia. Lui è la forza bruta e quando c’è da picchiare duro è sempre presente. Amato molto dai lettori americani per via del suo carattere ricco di sfaccettature, spesso si lamenta del fatto che tutti hanno avuto superpoteri fighissimi senza però avere l’aspetto deturpato.

E poi c’è la torcia umana. Prende fuoco, vola, lancia palle di fuoco, crea oggetti col fuoco, insomma si dà da fare come può. E’ giovane, un po’ scapestrato ed immaturo, ma non meritava di andarsene, anche se in fondo chi meglio di lui poteva occupare la camera ardente?.

Martin Sileno (redattore)

Martin Sileno

collaudatore di illusioni, menefreghista e blogger

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1 Risposta

  1. giovanni scrive:

    chi sarà allora il numero 4 orà??????

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