Mi piace pensare che la predilizione del Premier per le giovani donne non sia dovuta a quei seni sodi che sfidano la gravità, a quei capezzoli rosa turgido che ancora non hanno conosciuto gengiva di neonato, a quegli orifizi che anche se non proprio intonsi quantomeno mantengono l’originaria elasticità. No! Credo che la preferenza derivi semplicemente dalla facilità con cui possono essere concupite, basta un braccialettino d’oro, una casetta in comodato d’uso, un seggio di consigliere regionale, un ministero senza portafoglio. Roba di poco conto.
Ma credo che il vero oggetto del desiderio di Silvio, la donna che fa al caso suo, sia Emma Marcegaglia. Gagliarda, fotogenica, risoluta, sprezzante, insomma un Marchionne in tailleur ma con tutti gli incisivi al loro posto. Anche con lei Silvio ci provò, addirittura in pubblico, offrendo il pezzo più pregiato del suo carnet: il posto sulle sue ginocchia in Consiglio dei Ministri. Ma il popolo di Confindustria gelò il Cavaliere prima ancora che Emma si pronunciasse. Ora lei, come una maestrina, simile alla Gelmini ma solo un po’ più stagionata, bacchetta il Governo reo di stare al palo da sei mesi. Reazioni risentite da parte del PDL, ma credo che a Silvio il vedere la sparata a nove colonne e la gigantografia di Emma non abbia scatenato risentimento, ma solo un incontenibile turgore al pipino presidenziale. Ah quanti desideri soppressi, quanti aneliti d’amore, quanti miasmi di lussuria deve generargli quella donna! E già immagino il Silvio mandar il suo lacchè Capezzo(lo)ne a preparar la doccia fredda.
Emma la gemma
Rudy Basilico Turturro (redattore)