Libro da spiaggia tra santi, vampiri e complotti

Santi, vampiri e complottiL’italiano ama il mare e le ferie estive si passano in spiaggia ad ogni costo.
Code chilometriche in autostrada a dispetto di bollini rossi o neri per raggiungere la tanto agognata distesa sabbiosa per adagiare le sacre chiappe sul telo mare o sulla ruvida tela di una sedia a sdraio, magari in un fazzoletto di arenile assiepato come un mercatino di Calcutta.
Cosa fa l’italiano sotto l’? Cosa fa fuori si sa, passeggia per mostrare l’investimento invernale in palestre e centri fitness, gioca all’ultimo gioco dell’estate agitando strumenti dalle tinte sgargianti, costruisce castelli di sabbia con i bambini o palleggia con i piedi a mollo con un pallone da beach volley sublimando un desiderio di atletico sollazzo soffocato nelle altre stagioni dal grigiore di un bivano in zona residenziale.
Ma sotto l’ombrellone? L’italiano legge o quasi. Il quasi è costituito dalla variante enigmistica in tutte le sue forme spesso condivise con i vicini di ombra del tipo: definizione letta a voce altra e gara a chi risponde prima.
Sul fronte c’è il filone quotidiano-rivista e quello dei . Il quotidiano è comodo solo in posto riparato dal vento nonostante degli stoici lettori anche in situazioni avverse si contorcano pur di leggere l’ultima filippica di Travaglio, l’omelia domenicale di Scalfari o la reprimenda di Feltri.
Per quanto riguarda i magazine impeversano le riviste di gossip che, per i non amanti del genere, sono un’esperienza da provare perché c’è sempre da imparare e da sorprendersi.
C’è poi chi, non per superiorità morale o culturale (che ultimamente stranamente si vuole far coincidere) ma semplicemente per (buona) abitudine, ammazza il tempo sotto il solleone leggendo un libro e appena finito il tomo del momento va alla ricerca spasmodica di un successore da leggiucchiare con i piedi a mollo.
Il lettore di libro da spiaggia si è imbattuto spesso nel reparto apposito del centro commerciale quando una libreria non è a portata di mano.
Una cosa che si può facilmente notare negli ultimi tempi, a traino dell’uscita dell’ennesimo episodio della saga cinematografica Twilight, è la presenza di una sezione interamente dedicata ai con titoli di dubbio gusto ma certo intriganti. La tendenza “canino insanguinato” viene dopo altre tendenze che è giusto ricordare perchè non cadano nel dimenticatoio: la tendenza Egitto di qualche anno fa con la saga di ; la tendenza Pontefici e Santi seguita alla morte di Giovanni Paolo II e alla sempreverde devozione per ; la tendenza complottistica figlia dell’attentato dell’11 settembre; la mitologia legata alla rilettura del Vangelo secondo Dan Brown sulla scia del fortunato Codice da Vinci e tutta la spazzatura politica pro o contro l’Innominabile Silvio.
Alla fine della fiera, puntando sulla leggerezza d’obbligo per le ferie estive, leggerezza del prezzo, leggerezza del peso e delle dimensioni e leggerezza degli argomenti non troppo impegnativi si rischia di cadere male quindi la scelta va ponderata bene. Tra le variabili prese in considerazione credo che in pochi sceglieranno in base alla casa editrice a seguito del dibattito di questi giorni aperto dal teologo Mancuso sulle pagine di Repubblica e poco considerato dai suoi colleghi scrittori o pseudo-tali.
Chiudo con un consiglio, per spendere poco e leggere bene, puntate a titoli usciti già da qualche anno scritti in modo leggero anche se su argomenti non proprio frivoli. Due titoli da approfondire nell’apposita rubrica del nostro blog “Letture Moschine”: , thriller ambientato nella Germania Nazista scritto da Jeffery Deaver e “” di Mario Calabresi.

symbel (redattore)

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2 Risposte

  1. hugenin scrive:

    Ti e’ proprio piaciuto il libro di Calabresi che ricordo ti segnalai io stesso anni fa….

  2. symbel scrive:

    Mi è piaciuto sì, credo che il prossimo che leggerò sarà quello di Benedetta Tobagi di cui ho sentito parlare molto bene

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