L’Inter è in finale: gaudio magno. Gli eroici espugnano il camp nou, anzi no, ma vanno meritatamente in finale con un uomo in meno. Mourinho esulta e sbraccia a fine partita, e finalmente vediamo un interista varcare la metà campo blaugrana, impresa suggellate dallo squirting degli idranti. Inutile la prillata di Piquè sul pallone prima del gol, ed illusoria la sassata di Bojan vanificata anzitempo dal fischio del ref. Robe di campo, cose di campo, episodi entusiasmanti per gli affetti da tontismo che ancora credono che le partite si decidano ancora nel soffice manto verde.
Ripercorrendo la cavalcata dell’Inter non si può sottacere delle numerose sviste arbitrali, le spintarelle con la Dinamo di Kiev, i rigori non dati nel doppio confronto col Chelsea, e gli arbitraggi scientifici contro il CSKA, lo scempio comminato al Barcellona. Sembrerebbe che la fortuna o una mano benevola abbia finora guidato la gioiosa macchina da catenaccio. Walter Gagg, amico intimo di Blatter e del fu Facchetti, che si occupa per l’Inter dei rapporti internazionali, ha puntato cifre da far tremare i polsi sul passaggio del turno.
E’ prassi consolidata che quanto in semifinale arrivano squadre che facevano parte del famoso g-14 e gli arbitri hanno in champions ordine tassativo se non ci sono altre direttive dall’ alto di favorire la squadra che ha il maggior impatto a livello televisivo. A tal proposito si narra di una leggendaria sfuriata di Blatter per le eliminazioni del Real Madrid e del Manchester United a favore di Porto e Monaco.
La finale è iniziata e se la giocano i faccendieri pro-bayern dall’altra Walter e il suo staff, e non ci sarà partita. Perché l’ Inter possa perdere la finale deve succedere solo una cosa: il compenso promesso da Moratti tramite il suo referente alle comunicazioni internazionali, sempre Walter Gagg, deve a un certo punto essere inferiore alle giocate pro-scommesse Inter, a meno che non ci sia un pre-accordo bayern-inter che sarà comunicato nei prossimi giorni a karl hablutzell, il portaborse di Blatter.
C’è un’altra variante, ben più minacciosa per l’Inter che le incursioni di Robben, ovvero che Berlino, sempre più seccata nell’aprire i cordoni per salvare Grecia, Portogallo e prossimamente la Spagna, non chieda un altro anticipo simbolico, dopo i vari arbitraggi favorevoli (Ovrebo) per alzare il ranking europeo delle loro squadre.
Dato che i soldi, per la maggior parte, sono custoditi nei forzieri di Berlino, chissà che l’Europa tutta non mostri un po’ di gratitudine.
Per la champions 2010 scontro tra l’asse Milano-Berlino
Alessio Brumale (collaboratore)