Dopo la severa batosta del Milan in Europa ecco l’Inter soccombere malamente sul campo del Catania.
Un risultato imbarazzante che assume toni ancora più gravi se si analizza come è maturato e si considera che alla fine non sembra nemmeno un risultato eccessivamente punitivo per l’armata multinazionale dell’ammanettato portoghese.
Sono finiti gli anni dove la seconda in classifica stava a 20 punti dalla capolista e la cosa brucia ancora di più per il fatto che sono i cugini rossoneri quelli ad avere la possibilità di ridurre le distanza addirittura a un solo punto.
Il rigore tirato a palombella da Mascara e lo slalom di Martinez tra i difensori, oltre al primo goal non venuto da un’azione banale o da un calcio piazzato, perlopiù il tutto in rimonta, hanno finito per disegnare i contorni del disastro.
Certo che il tifo interista non ha proprio pace, non si fa in tempo a gioire per l’eliminazione dei rossoneri dalla champion’s, gioia figlia anche di un complesso di inferiorità e frustrazione che sempre ha caratterizzato la presenza dei nerazzurri in Europa, che si prendono tre pere contro una squadra che non è paragonabile nemmeno alla panchina del Manchester.
Lo stesso avvenne a scudetto ottenuto mitigato dalla vittoria in Champion’s del Milan che monopolizzarono la capitale degli affari con i loro festeggiamenti.
Se non fosse che la Roma non è in grado di tenere il passo e che il Milan oltre ad avere un organico oggettivamente inferiore all’Inter ha degli infortunati di lusso, fossi interista mi preoccuperei un po’, ma giusto per qualche ora fino al posticipo di domenica dove è probabile che il Milan non approfitti del lucullano pasto servito su un piatto d’argento.
Nel bilancio della serata deludente dei primi in classifica, con pieno merito, del campionato è necessario considerare un assente illustre, più che per qualsiasi altra squadra, ovvero l’allenatore Mourinho.
Non so quanto fondamento abbia questa considerazione o se è solo un’impressione data dal carisma dell’uomo, ma si ha l’impressione che con lui a bordo campo l’Inter ieri non avrebbe perso.
Contro il Chelsea forse non ci sarà bisogno nemmeno della migliore Inter perché gli avversari saranno senza Drogba e si affideranno forse al terzo portiere e sembra improbabile in questo periodo che Milito non riesca almeno una volta a metterla dentro e rendere quasi impossibile così l’impresa agli inglesi.
Si diceva ultimamente che il campionato può perderlo solo l’Inter e la partita di ieri non ha fatto che confermare il teorema. Poi chissà, fra una settimana staremo a parlare in tutt’altri scenari ma il calcio è bello anche per questo, se non ci si sbilancia prima che divertimento è?
Si fa presto a dire campionato riaperto
symbel (redattore)