Povia, Eluana, Berlusconi, Fini e Sanremo

Povia, Eluana, Berlusconi, Fini e Sanremo La tragica vicenda di con tutto il dibattito e le polemiche che si portò dietro ha compiuto qualche giorno fa il primo anno di età.
Siccome non sembrava abbastanza carico di tensione sin da allora il clima su questi argomenti, ci ha pensato il nostro premier a rinfocolare le polemiche scrivendo alle suore che si occupavano della ragazza ormai in stato vegetativo da tanti anni.
Ora può fare e pensare e scrivere quello che gli pare a chi gli pare, il rendere pubblico questo testo rimarcando il fatto che Eluana si poteva salvare e che si rammarica di non aver potuto fare di più suona alquanto vanaglorioso, ma questa non è una novità.
Appurato il fatto che questo argomento, il fine-vita è sacro da una parte e dall’altra perché per alcuni è sacra la vita e l’uomo non può arrogarsi il diritto di porgli fine in anticipo, nemmeno alla sua, e per altri è sacro il diritto della persona di poter decidere quando smettere di porre fine alle sue sofferenze in condizioni estreme, è interessante vedere cosa produce il dibattito intorno a questo anniversario.
Il primo effetto è stato quello di far parlare dopo un paio di settimane durante le quali non metteva becco nei fatti di cronaca e della politica. si è risentito, a mio parere a ragione, del fatto che si spendessero troppe parole intorno a questo anniversario salvo però aggiungere anche il suo parere non richiesto.
Il secondo effetto si è creato aggiungendo a questa vicenda la partecipazione a di Povia con una canzone intitolata “la Verità” (e non con il nome della giovane) ed espressamente dedicata ad Eluana.
Appena si è saputo che Povia aveva scritto una canzone sul caso è successo il finimondo e non poteva essere altrimenti dopo l’exploit dell’anno scorso con “Luca era gay”. Furbizia, provocazione, i radicali sul piede di guerra, mancanza di rispetto… insomma tutto dando per scontate alcune cose.
Oggi scopriamo che Povia ha chiesto l’autorizzazione prima al padre di Eluana , che nel frattempo si è candidato e ha scritto un libro e che gli è stato concesso di cantarla a Sanremo e persino gli è stato augurato di fare grande successo. Oggi scopriamo dal testo che è una canzone di buoni sentimenti e se vogliamo anche un po’ banale ma soprattutto tutt’altro che di impegno, nel senso classico del termine, e sicuramente non dalla parte di chi voleva tenere Eluana attaccata al sondino.
Credo che bisognerà aspettare la fine del Festival di Sanremo perchè cali il rispettoso silenzio su questa vicenda, silenzio che forse dovrebbe rispettare anche il padre.

symbel (redattore)

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