C’è una cosa che unisce gli americani, piu della guerra o dei discorsi politici: il SuperBowl.
Il popolare evento sportivo, partita finale del campionato di football americano NFL, riesce ogni anno a catalizzare l’attenzione del pubblico americano, ottenendo ogni anno di più numeri da record nell’audience televisiva, e anche questo è riuscito a stregare davanti allo schermo ben 106,5 milioni di americani.
E questo è un vero record, che ha consentito alla Cbs di superare quella che era stata la trasmissione più vista d’America, l’ultima puntata del telefilm M*A*S*H* del 1983, vista a suo tempo da 105 milioni di telespettatori.
Tra spot carissimi (costati tre milioni di dollari per 30 secondi) ed esibizioni di cantanti (questa volta è toccato a The Who) i New Orleans Saints hanno battuto gli Indianapolis Colts per 31 a 17
Cbs ha fatto sapere che gli spettatori sono arrivati a toccare addirittura quota 114,1 milioni nell’ultima mezz’ora. Questo significa che il 68% dei televisori americani era sintonizzato sulla partita, resa ancora piu avvincente da una rimonta della sfavorita compagine di New Orleans, cosa che non puo che far piacere a quegli stessi inserzionisti, che ormai sanno che nonostante le cifre spese i ritorni sono sempre maggiori, specie in visibilita, al punto che gli stessi spot vengono ricordati dagli spettatori piu del risultato della stessa partita.
E quegli stessi spot sono ogni anno oggetto di polemiche perche in genere rivolti al pubblico maschile, nonostante l’evento catalizzi l’attenzione anche delle donne, relegate anche negli stessi spot in un ruolo da comprimarie mezze svestite (come una sexy Megan Fox in una vasca da bagno, dove reclamizzava un telefonino Motorola) dove auto, birre, telefonini e videogiochi la fanno da padrone.
Anche se è inutile lamentarsi, il SuperBowl è l’america!