No tav, ora basta!

No tav, ora basta!L’Italia si sa è il paese dei no, per ogni nuova iniziativa ci dev’essere sempre qualcuno, che vuoi per invidia, vuoi per gelosia, vuoi per ignoranza debba mettere i bastoni tra le ruote, trincerandosi in motivazioni piu o meno palusibii, come quelle ambientali.

E’ il caso del treno ad -, che come previsto dalla comunità europea, consentirebbe una pùu rapida movimentazione di merci e persone, riducendo il trasporto su gomma (quello si dannoso all’ambiente) e migliorando i tempi di percorrenza.

Inoltre andrebbe a migliorare la competitività del trasporto su ferro, specie nelle tratte tra Italia e Francia, che soffrono i problemi della probabile dissoluzione di Artesia, la joint-venture tra ferrovie francesi e italiane, destinata a sciogliersi per via dell’acquisizione da parte di SNCF del 20% della nuova compagnia ferroviaria NTV,  che farà a breve concorrenza ai frecciarossa di .

Ad ogni modo, dopo alcuni anni di stop, sono riprese le rilevazioni per le modifiche al tracciato della , nate per accontentare le richieste proprio dei , e all’apertura gli stessi hanno presidiato i cantieri, impedendo ai tecnici di fare il proprio lavoro , con atti di “disobbedienza civile”.

Gli appelli alla calma di politici e forze dell’ordine, sono serviti a poco,  e si spera che questi atti non si tramutino nuovamente in scontri, come quelli di cinque anni fa.

Ad ogni modo, manifestazioni del genere, creano un disagio ai cittadini, con conseguente aggravio dei costi di realizzazione dell’opera, solo per difendere un’orticello di pochi, che verrà comunque tutelato.

Sarebbe auspicabile, in questi casi, un forte intervento della forza pubblica, per evitare, visti i precedenti, ulteriori problemi e permettere ai lavori di svolgersi rapidamente, anche per recuperare il tempo perso in passato, vista l’importanza che le infrastrutture hanno nel nostro paese, e la cui assenza è causa dell’arretratezza del nostro paese nei confronti degli altri paesi della comunità europea.

Brian Boitano (redattore)

Ti potrebbe interessare anche...

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Leggi articolo precedente:
Italo-a-San-Marina-Novella-Firenze.jpg
Un treno di polemiche

Ormai lo scontro sulle unioni civili non lo si fa più nelle aule del parlamento , ne è una prova...

Chiudi