Pedofilia, pornografia, truffe e pirateria informatica, a leggere i giornali e sentire i telegiornali sembrerebbe che i mali derivanti dal mondo delle chat, del web e dei social network possa essere riassunto in questi aspetti deteriori.
In realtà c’è un fenomeno ai più nascosto ma molto ben percepito dai navigatori della Rete e frequentatori di forum e gruppi di discussione. Si tratta di una forma di prepotenza che se fosse tradotta dal mondo virtuale a quello reale verrebbe etichettato come vero e proprio atto di bullismo.
A cosa mi riferisco? Prendiamo ad esempio youtube. Youtube per la sua facilità di accesso e condivisione e per la possibilità di postare qualsiasi tipo di contenuto (tranne i casi più estremi di violenza, sesso o violazione del copyright) di fatto è stato ed è tuttora terreno di sfogo per i protagonismi di ogni tipo di caso umano.
Casi umani che prima rimanevano nel nascondimento della propria cameretta o al massimo si sfogavano nella festa parrocchiale e che invece ora si sentono in dovere di ammorbare il web con le loro esibizioni attoriali, canore, musicali.
Tutto questo è dovuto anche al fatto che youtube si è prestato proprio negli USA all’ascesa di alcune starlette della musica pop, presto scivolate nell’oblìo ma scoppiate proprio come fenomeno sul colosso della condivisione video.
E siccome sognare non costa niente e nemmeno pubblicare un video sul web anche il più incapace imbraccia la sua chitarrina regalata dallo zio il giorno della Cresima e si mette a strimpellare con la faccia da ebete deformata dalla webcam seduto alla scrivania della sua squallida cameretta.
Esibizionismi all’ennesima potenza che nella migliore delle ipotesi vengono visti solo dai tuo amici e se sei bravino da qualche centinaio di persone ma comunque presto messi nel dimenticatoio e nel peggiore commentati aspramente da chi non aspetta altro per denigrare e offendere.
Si diventa insomma lo zimbello del video sharing, lo scemo del villaggio multimediale.
E’ un po’ quello che è capitato ad alcuni personaggi che imperversano su youtube e spesso arrivano anche ad essere linkati su prestigiosi quotidiani online o citati su network radiofonici nazionali.
Un fatto però è essere citati per le proprie doti canore o musicali o meglio ancora per la trovata originale e un altro è essere presi per i fondelli in mondovisione. Il bullismo mediatico di cui si parlava prima.
La ragazza che ringrazia Michael Jackson con un accento improbabile e delle espressioni facciali divertenti fa ridere ed è stata linkata anche qui su moschebianche ma vedendo il suo canale personale su youtube e leggendo i commenti dei visitatori si passa dal sorriso ad una sensazione di profonda tristezza.
Una tristezza triplice. Tristezza per il fatto che una ragazza senta il bisogno di esporsi in tal modo al pubblico ludibrio alla ricerca di una notorietà che sì esiste ma è di qualità infima. Insomma per le persone “normali” non vale la teoria “anche se ne parlano male l’importante è che se ne parli”.
Tristezza per il fatto che esiste uno stuolo di frustrati, a loro volta, che sfogano i propri istinti più bassi commentando in modo spesso volgare e offensivo pur non conoscendo la persona ma solo avendone visto i filmati.
Tristezza perché alcuni di questi “esibizionisti” che si fanno il canale su youtube e postano i propri video hanno evidentemente dei problemi che vanno oltre e fanno parte della vita reale ed è palese il fatto che vivano in solitudine senza nessuno che faccia notare loro, quantomeno, che si coprono di ridicolo.
Certo alla fine di tutto rimane il pensiero che un po’ questi personaggi vadano a cercarsela e che ci siano ben altri problemi nella società ma il piccolo insinuante e morboso senso di sadismo che si prova nello sfottere la stravaganza di alcuni personaggi “deboli” un po’ dovrebbe far riflettere.
I mostri 2.0
symbel (redattore)
ottimo articolo..molto amaro..ma vero