Martedì sera in prima serata il telespettatore aveva diverse possibilità. Guardare su Rai Uno Porta a Porta con ospite Silvio Berlusconi per la consegna dei prefabbricati a Onna, seguire su Rai Due l’ispettore Coliandro, godere della visione dell’Onore e il Rispetto con Gabriel Garko su Canale 5, tifare per le partite di Champion’s o rimestare nelle frattaglie delle altre reti.
Naturalmente anche la scelta più radicale: lasciare il televisore spento.
L’auditel stamattina ci ha detto che il prestante Gabriel Garko ha bastonato Brunone Vespa surclassandolo nei dati d’ascolto. Alla luce delle polemiche scoppiate sul caso Ballarò, sulla mancata partecipazione di Franceschini in polemica con il conduttore e dopo le frasi di Tonino Di Pietro la sconfitta suona ancora più bruciante.
Tolta la scusa delle partite di calcio, peraltro non trasmesse in chiaro ma a pagamento che avrebbero dovuto danneggiare anche Canale 5, cosa che non è avvenuta, non vedo quale scusa possa accampare Vespa.
Ma dato per assodato che Porta a Porta ha fatto flop, ci si può spingere a dire che ha fatto flop il presidente del consiglio?
Ovviamente l’opposizione stamattina ha stappato le bottiglie di spumante e per bocca del capogruppo del PD Soro ha già detto che lo share di Vespa è l’inizio del declino del berlusconismo (sic!) ma un’analisi un po’ più approfondita va fatta.
Al fallimento della trasmissione al colpo assestato all’amor proprio del premier secondo me hanno contribuito diverse cause concorrenti.
Provo ad elencarle:
1) La prima serata. E’ risaputo, anche da precedenti test in tal senso che l’approfondimento giornalistico o politico in prima serata non funziona se non a notizia, magari drammatica, ancora fresca e magari a cadaveri caldi.
2) I blog. Il boicottaggio del popolo della rete e dei blog che ha visto male, non senza ragione, la prepotenza con la quale è stato stravolto il palinsesto.
3) I muscoli. L’aggressività con la quale Vespa ha risposto alle dichiarazioni dei politici che gli sono andati contro, assumendo un atteggiamento non proprio simpatico e mettendo in mostra un lato del potere di cui gode per forza di cose a livello mediatico.
4) La noia. L’ennesimo monologo di Berlusconi, torrenziale, senza scatti, prevedibile, troppo lungo e interrotto in modo scialbo dagli altri ospiti tanto che il battibecco Vespa-Sansonetti è stato l’unico spunto brioso della serata.
5) Già visto. La consegna delle case prefabbricate è stata documentata in precedenza nel pomeriggio e il dibattito all’ora della messa in onda di Vespa era già abbastanza avviato alla ovvia conclusione.
6) Il pubblico femminile. L’onore e il rispetto andava in onda con la seconda parte dopo un buon ascolto sulla prima parte ed è difficile che chi ha visto l’inizio della fiction si perdesse il resto. Se poi aggiungiamo che la fiction in generale è un programma che in prima serata, a meno di cavolate pazzesche inguardabili, offre sempre il suo meglio, la frittata è fatta.
7) La ripicca. Gli spettatori di Ballarò non guardano comunque Porta a Porta quindi la loro rabbia non dovrebbe avere inciso più di tanto ma se solo qualcuno ne aveva la tentazione si è guardato bene da sintonizzarsi su Rai Uno.
In conclusione credo si possa affermare che Gabriel Garko ha battutto la prosopopea di Silvio e la prepotenza di Bruno, oltre che la poca saggezza di chi ha curato il palinsesto Rai per la serata.
Quasi quasi Garko potrebbe candidarsi alle primarie del PD.
Naturalmente anche la scelta più radicale: lasciare il televisore spento.
L’auditel stamattina ci ha detto che il prestante Gabriel Garko ha bastonato Brunone Vespa surclassandolo nei dati d’ascolto. Alla luce delle polemiche scoppiate sul caso Ballarò, sulla mancata partecipazione di Franceschini in polemica con il conduttore e dopo le frasi di Tonino Di Pietro la sconfitta suona ancora più bruciante.
Tolta la scusa delle partite di calcio, peraltro non trasmesse in chiaro ma a pagamento che avrebbero dovuto danneggiare anche Canale 5, cosa che non è avvenuta, non vedo quale scusa possa accampare Vespa.
Ma dato per assodato che Porta a Porta ha fatto flop, ci si può spingere a dire che ha fatto flop il presidente del consiglio?
Ovviamente l’opposizione stamattina ha stappato le bottiglie di spumante e per bocca del capogruppo del PD Soro ha già detto che lo share di Vespa è l’inizio del declino del berlusconismo (sic!) ma un’analisi un po’ più approfondita va fatta.
Al fallimento della trasmissione al colpo assestato all’amor proprio del premier secondo me hanno contribuito diverse cause concorrenti.
Provo ad elencarle:
1) La prima serata. E’ risaputo, anche da precedenti test in tal senso che l’approfondimento giornalistico o politico in prima serata non funziona se non a notizia, magari drammatica, ancora fresca e magari a cadaveri caldi.
2) I blog. Il boicottaggio del popolo della rete e dei blog che ha visto male, non senza ragione, la prepotenza con la quale è stato stravolto il palinsesto.
3) I muscoli. L’aggressività con la quale Vespa ha risposto alle dichiarazioni dei politici che gli sono andati contro, assumendo un atteggiamento non proprio simpatico e mettendo in mostra un lato del potere di cui gode per forza di cose a livello mediatico.
4) La noia. L’ennesimo monologo di Berlusconi, torrenziale, senza scatti, prevedibile, troppo lungo e interrotto in modo scialbo dagli altri ospiti tanto che il battibecco Vespa-Sansonetti è stato l’unico spunto brioso della serata.
5) Già visto. La consegna delle case prefabbricate è stata documentata in precedenza nel pomeriggio e il dibattito all’ora della messa in onda di Vespa era già abbastanza avviato alla ovvia conclusione.
6) Il pubblico femminile. L’onore e il rispetto andava in onda con la seconda parte dopo un buon ascolto sulla prima parte ed è difficile che chi ha visto l’inizio della fiction si perdesse il resto. Se poi aggiungiamo che la fiction in generale è un programma che in prima serata, a meno di cavolate pazzesche inguardabili, offre sempre il suo meglio, la frittata è fatta.
7) La ripicca. Gli spettatori di Ballarò non guardano comunque Porta a Porta quindi la loro rabbia non dovrebbe avere inciso più di tanto ma se solo qualcuno ne aveva la tentazione si è guardato bene da sintonizzarsi su Rai Uno.
In conclusione credo si possa affermare che Gabriel Garko ha battutto la prosopopea di Silvio e la prepotenza di Bruno, oltre che la poca saggezza di chi ha curato il palinsesto Rai per la serata.
Quasi quasi Garko potrebbe candidarsi alle primarie del PD.
I termini più cercati:
symbel (redattore)
Ben gli sta al caro Vespa. E’ il cliente che deve decretare il successo di un prodotto, e non lo spazzar via la concorrenza.
Eppure SIlvio, il primo liberale d’Italia, lo dovrebbe sapere bene. Invece si è dovuto assistere anche alla finta messinscena di Matrix-rotfl. Mai sentito di un programma spostato di una settimana perchè la scenografia non era pronta.
Tra l’altro Matrix comunque sarebbe andato in onda in seconda serata, se non sbaglio. Tempo fa lessi un’intervista ad Alessio Vinci che diceva che da quest’anno avrebbe cambiato la scenografia, la sigla ed altri particolari ereditati da Mentana perchè voleva mettere la sua firma sulla trasmissione. In realtà poi la puntata sulla morte di Mike Bongiorno l’hanno trasmessa lo stesso con la vecchia sigla e la vecchia scenografia.
ma al punto 3 i muscoli saranno quelli di gabriel garko?
A questo punto non sarebbe male affidare la conduzione di “Porta a Porta” a Gabriel Garko
Fantastica la vignetta di oggi del sempre ottimo Giannelli sul Corriere
Matrix avrebbe dovuto ospitare un Feltri contro tutti ben più interessante
mi piace il film ma non l’attore.
ascuta sugnu siciliana…kmq tu forse sei senza okkiali……gabriel garko e un porko nel senso bello…u kiu porku d italia e iddu…e francesco testi..l’autri sunu da ittari do cessu….byyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy…..