La miglior arma non è nè l’attacco nè la difesa, ma il vittimismo. A cosa mi riferisco? Ovviamente al caso Boffo-Feltri, che purtroppo continua ad ammorbarci da una settimana a questa parte. In effetti mi sta venendo a noia perché di sostanza ce n’è davvero poca. Abbiamo la clamorosa accusa e la piccata difesa, seguite da repliche e controrepliche ma di fatti nemmeno l’ombra. Vogliamo vedere questo benedetto fascicolo giudiziario perché ora che ci avete ingustato con questo romanzetto di killeraggio giornalistico-lettere anonime-omosessuali-molestatori-drogati morti, e dopo tanto fumo negli occhi vorremmo vederci chiaro anche noi miseri mortali. Ed una sbirciatina in quel benedetto dossier chiarirebbe ogni dubbio. Nell’attesa, va di scena il vittimismo. Boffo si dimette a scadenze regolari, e tenta e ritenta ovvio che ci sia finalmente riuscito. Eppure che ragione ha di dimettersi se è tutta una montatura? Vittima numero uno. Adesso abbiamo Feltri che si lamenta degli insulti al Giornale ed alla propria persona continuando a sostenere la propria tesi e senza fare neanche mezzo passo indietro. Vittima numero due. In tutto questo piagnisteo non ci resta che gustarci l’ovvia baruffa politica ed aspettare il prossimo numero di Panorama che tenta di ricostruire la vicenda con nuove testimonianze risalenti al periodo in questione. Peccato mi sia scaduto l’abbonamento. Ma piangendo un po’ magari un altro numero me lo mandano.
Vittimismo
Rudy Basilico Turturro (redattore)
1) Non c’è nessun dossier che riporti notizie circa la presunta omosessualità di Dino Boffo ma solo una lettera anonima tra l’altro scritta in pessimo italiano. Lo stesso Feltri ha visto bene di smettere di pubblicare la velina perché evidentemente si è reso conto che su quella c’era poco da fare i furbi.
2) Boffo si è dimesso per non creare imbarazzi mi sembra ovvio. Capisco che in un Paese dove non si dimette nessuno sia difficile da capire e addirittura la si interpreti come una quasi ammissione di colpevolezza. Se non si fosse dimesso invece si sarebbe detto che era attaccato alla poltrona.
3) Ti danno del molestatore telefonico, del maniaco sessuale e del gay, se non vogliamo chiamarlo vittima come lo vogliamo chiamare?
4) L’unico risultato ottenuto da Feltri allo stato attuale è che ad Avvenire probabilmente approderà un direttore, lui sì cattocomunista; che Berlusconi per l’ennesima volta passerà per redattore di editti bulgari e che uno come me non crederà mai più ad un’inchiesta di Feltri e del Giornale, cosa che peraltro mi lasciava perplesso anche prima.
5) Le anticipazioni di Panorama non aggiungono nessun elemento utile rispetto a quello che già si sa e mi ricordano tanto Repubblica che blocca un inviato a Casoria come fosse a New York per sbirciare quando Noemi esce a comprarsi le gomme da masticare.
Hai dimenticato il punto 6: Burno Vespa si sta mangiando le mani per il fatto che questo casino è scoppiato mentre “Porta a porta” è ancora in vacanza
concordo con Damiano, per me Vespa aveva già il plastico della redazione dell’avvenire
La storia dell’incidente di Boffo era , a quanto pare, conosciuta da tempo. Non lapidate Feltri che ha avuto il merito di farla uscire e togliere di mezzo una persona imbarazzante per la Cei che fa finta di essere indignata. Bisogna leggere l’articolo di Vittorio Messori, che la Chiesa la bazzica, e che sapeva di questo fatto.
Feltri non si é inventato niente, velina o non velina, senno’, perché avrebbero secretato gli atti del processo?
nessuno ha notato quanto fa la vittima berlusconi ultimamente?
“Povera Italia con un sistema informativo come questo”
pooooverino lui! visto sto benedetto sistema informativo è praticamente suo…