Nessuna solidarietà al collega

Non è bello parlare dei colleghi caduti in sventura ma vorrei spendere due parole per il mio fratello giornalista in servizio al TG3 che è stato repentinamente sollevato dal proprio incarico per le improvvide frasi rivolte al nostro Sommo Pontefice Benedetto XVI.
Non sono solidale per le parole orrende da lui proferite ma a noi uomini capita di sbagliare. Io credo che chi fa un mestiere delicato come il mio debba tuttavia stare attento a quello che dice, per il resto è stato solo spostato di ruolo non licenziato. Non l’hanno mica mandato a spaccare pietre sull’isola di Pathmos, come avrebbe meritato o a fare il gattaro a Trastevere!

Pio Nicola Vivaddio (collaboratore)

Ti potrebbe interessare anche...

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Leggi articolo precedente:
Italo-a-San-Marina-Novella-Firenze.jpg
Un treno di polemiche

Ormai lo scontro sulle unioni civili non lo si fa più nelle aule del parlamento , ne è una prova...

Chiudi