La Cina frena gli entusiasmi al G8 (per l’occasione G14). L’ultimo grande Paese comunista rimasto vede con diffidenza i rigidi limiti imposti all’emissione dei gas serra nell’ambiente, mentre è possibilista riguardo la spinta verso tecnologie “verdi”. Quest’atteggiamento, in linea di principio, appare comprensibile. Le grandi potenze figlie delle varie Rivoluzioni Industriali hanno speso tutti i loro crediti nei confronti dell’ecosistema, ed ora chiedono ai paesi emergenti di adeguarsi alle nuove regole mentre loro hanno costruito le proprie fortune sulle vecchie.
Può sempre valere il vecchio adagio “chi prima arriva meglio alloggia”, ma è difficile imporre freni ad una potenza che in tempi di crisi economica mondiale viaggia al ritmo di un +7% annuo del Pil.
Rimane da scoprire per quanto tempo ancora il nostro pianeta reggerà questi discorsi individualistici.
Siamo sicuri che la Cina sia un Paese comunista? 😀
I metodi mi sembrano quelli 😉
“Rimane da scoprire per quanto tempo ancora il nostro pianeta reggerà questi discorsi individualistici.”
ottima chiusa 😉