Uno degli elementi più dibattuti del recente Pacchetto Sicurezza emanato dal Governo è rappresentato dalle “associazioni tra cittadini non armati” volgarmente rinominate ronde.
Ma tutto questo clamore è giustificato da un’effettiva novità?
La Sardegna potrebbe portare ad esempio le compagnie barracellari. Di tradizione antichissima, risalente al periodo dei giudicati, i barracelli sono delle figure abbastanza comuni nei paesi dell’entroterra sardo dediti ad un’economia agro-pastorale. Sono un corpo di polizia rurale volontaria con compiti di vigilanza in tutto ciò che riguarda i reati di natura patrimoniale, quindi difesa della proprietà privata (soprattutto il bestiame, bersaglio preferito dei ladri di campagna). Oltre ciò possono collaborare con le forze dell’ordine in tema di protezione civile, salvaguardia del patrimonio ambientale e della proprietà pubblica. Fin qui la norma. Poi chi vive in quelle realtà sa benissimo che il ruolo dei barracelli va ben oltre.
Le moderne ronde (rigorosamente disarmate) hanno invece un ruolo di segnalazione alle forze di polizia di tutti quegli eventi che possono arrecare danno alla sicurezza urbana o situazioni di disagio sociale. Ma non possono assolutamente intervenire. Queste associazioni di cittadini non armati devono iscriversi in degli appositi elenchi secondo criteri stabiliti dal Sindaco, non possono portare simboli o divise e devono appartenere prevalentemente ad ex agenti.
Dove sta lo scandalo, o la tanto strombazzata “giustizia fai-da-te”? Forse, a ben vedere, le ronde già le avevamo e in molti non se ne sono neppure accorti.