La domanda è nel titolo, la risposta è fin troppo ovvia. Il sesso, soprattutto quello declinato con la parola “porno” attira eccome!
Hanno voglia gli intellettuali 2.0 ad elogiare la nuova società interconnessa, gli strumenti creati dalla buonanima di Steve Jobs per vivere meglio la rete e il cloud computing, internet e in particolare il web! Ancora oggi, alle soglie del 2012, il web principalmente viene utilizzato per sollazzarsi con i filmati e le immagini pornografiche oltre alle chat line e sgabuzzini vari ad uso del sottopancia.
Ne è la prova, se ce ne fosse stato il bisogno, l’impennata vertiginosa delle ricerche su Google, in Italia, per il presunto sex tape con attrice protagonista Belen Rodriguez.
I pochi che sono riusciti a trovarlo prima che scomparisse a causa del sovraffolamento del traffico sulla rete o per decisione di chi lo ospitava sui propri server si affrettano a segnalarlo con frasi del tipo: “guardatelo subito, prima che lo tolgano” e questo è uno dei commenti più “puliti”.
Lungi da noi fare del moralismo spicciolo e ignorare il fatto che la curiosità di vedere all’opera un personaggio di primo piano dello spettacolo e del gossip (con siffatto corpo) possa solleticare molti navigatori italiani ma resta il fatto che il sesso sul web, venduto negli ultimi anni come in calo, anche grazie al diffondersi dei dispositivi Apple che non permettono di visualizzare i video dei più famosi siti porno, essendo questi tutti in flash, in realtà in calo non è… anzi!
L’ultima volta che si è intasato così il web in Italia è stato per la compilazione del censimento, qualche giorno fa, quindi se volessimo fare un parallelo ardito tra i due “eventi” potremmo dire che, a modo suo, la pubblicazione di un video hard (il termine non è usato a caso) casalingo della bella argentina, costituisce un censimento circa la popolazione onanista dei navigatori italiani.
Si potrebbero fare grandi ironie sulla necessità di banda larga e di ulteriori investimenti sulle infrastrutture tecnologiche ma le lasciamo alla fantasia dei lettori, nel frattempo registriamo un incremento del 1000 per cento sulle visite a Moschebianche, grazie ad un articolo del maggio 2010 intitolato proprio “il sex tape di Belen” anticipatore di questi giorni e finito ai primi posti nelle ricerche su Google con le combinazioni varie delle parole chiave “Sex Tape Belen”
Sex tape di Belen, il sesso sul web attira ancora?
symbel (redattore)
mi sa che è proprio lei, la voce (tono e il fatto che parli in spagnolo) secondo me è la chiave per l’autenticità del video. anche perche se fosse una sosia, sarebbe quasi una goccia d’acqua