Un’immagine e un virgolettato. L’immagine è quella di Mauro Coruzzi, in arte Platinette, che si denuda al termine della scorsa puntata di Amici, mantenendo fede alla promessa/minaccia che si sarebbe spogliato/a nel caso venisse eliminata la sua giovane cantante preferita dalla competizione serale. Puntualmente la sua diletta è stata eliminata e lei/lui è rimasto solo con i calzoni e due bretelle che attraversavano un corpo informe e flaccido. Maria De Filippi, facendo finta di esser scandalizzata ma in fondo gongolante, anche perché lei il corpo flaccido ce l’ha in casa, grugniva qualcosa con la sua voce da decespugliatore ingolfato ma si arrendeva all’ineluttabile.
Questa l’immagine, poi c’è il virgolettato estratto dall’effluvio dissenterico di intercettazioni sul caso Ruby e associato all’assessora regionale Nicole Minetti, protetta del premier e accusata di essere colei che procura giovanissime prostitute al sultano di Arcore: “Non me ne fotte un c… se lui è il presidente del Consiglio o, cioé, è un vecchio e basta. A me non me ne frega niente, non mi faccio prendere per il culo. Si sta comportando da pezzo di me… pur di salvare il suo culo flaccido”.
Naturalmente la frase è riferita all’inconsistenza muscolare dei glutei del Cavalier Berlusconi.
Cosa accomuna Platinette a Berlusconi? Quale filo interdentale si insinua tra i due personaggi?
Il primo ha fatto della sua ambiguità una cifra artistica che le è valso ospitate di prestigio, il secondo ha fatto del prestigio delle sue ospiti la cifra delle sua ambiguità.
Platinette, Silvio e il ballo dei corpi flaccidi
symbel (redattore)