Qualcuno doveva pur farlo. Faccio un passo avanti e mi offro volontario.
Parlo di seguire X Factor, il talent show di RaiDue entrato ieri nel vivo. Premetto che non ho mai seguito un talent, ed anche la mia epoca dei reality è bella che finita. Perché cominciare proprio ora? Come capiterà a tanti, Elio sta facendo da specchietto per le allodole avvicinando allo show anche gli insospettabili. Oltretutto, pur non avendone mai visto neanche un minuto, il format di X Factor mi fa meno schifo di Amici. Dulcis in fundo non sono neppure un orfanello di Morgan, del quale non conosco la produzione artistica (ma mi riprometto di recuperare) e mi sta assolutamente indifferente.
Al pronti via della prima puntata sono arrivato preparato, avendo recuperato su You Tube tutta la serie dei provini ed avendo visto la puntata preliminare La Scelta Finale. Quindi avevo già confidenza con i protagonisti. Tra questi spiccano alcuni elementi che meritano un commento ad hoc. C’è il balbuziente che quando canta libera l’ugola: si rischia l’effetto Bocelli. C’è il duo Kymera, dichiaratamente gay: a parte questo (che non mi pare un talento), li trovo spettrali; cosa notata anche da Ruggeri, che ha affidato loro la Frozen di Madonna. Ma soprattutto c’è Nevruz, già protagonista di alcuni siparietti spettacolari col suo mentore Elio. Un pazzo furioso, che si è presentato ai provini con stampelle decorate di teschi ed ha intonato una versione a cappella di Smells like teen spirits ischemica. Sarebbe finito sicuramente nella spazzatura se non fosse stato per Elio, che di fronte agli sbilenchi si esalta. E riesce a coinvolgere pure Ruggeri, che dal collega ed amico viene influenzato e spinto al cazzeggio (cosa per la quale sembra ben predisposto) tanto ormai da definirsi un “nevruzziano” della prima ora. Al boot camp Nevruz ha sfoggiato una strepitosa versione di Bella senz’anima, soprattutto per la preparazione scenica lunare e schizoide. Il resto l’hanno fatto i commenti di Elio, esilaranti, che pare gustarsi appieno il ruolo di mentore di un pazzo. Ieri esibizione contenuta quanto stramba di Se telefonando di Mina, ancora una volta convincente per interpretazione sempre in bilico e una scelta del pezzo non scontata. Cosa che poteva lasciare interdetta sono la Tatangelo, che procede solo per stereotipi data la scarsissima cultura musicale.
Veniamo ai giudici. Mara Maionchi fa la zietta a volte severa a volte bonacciona, sembra essere influenzata dalla personalità di Elio con cui vien difficile litigarci viste le battute che spara che spesso spezzano i tentativi della produzione di creare un pathos strappacapelli. La Tatangelo è quella che è. Cultura musicale zero, sia per età che per predisposizione. Tutti i propri commenti sono incentrati sull’emozione, di tecnico non hanno nulla. Manda al macello una sua protetta facendole cantare Nilla Pizzi, probabilmente per dimostrare che anche lei di musica ne caga (quando per le altre due aveva scelto pezzi ultra-pop come Lady GaGa e The Gossip). Scelta presuntuosa, da ragazzina viziata, che non pensa che a concorrere sono gli aspiranti talenti e non i coach. Enrico Ruggeri, non potendo concorrere con l’amico giullare in quanto ad empatia col pubblico, cerca di fare la parte del giudice competente e azzarda anche un Bertoli d’annata per il suo duo Borghi Bros. Fortunatamente gli va bene. Infine Elio, che lascia tutti a bocca aperta presentandosi travestito da Morgan. Epic! Come giudice lo troviamo inaspettatamente serioso nei giudizi, e persino di manica larga. Questo in attesa di esaltarsi quando arriva in scena il proprio pupillo, creando un connubio che giova al concorrente (in quanto a visibilità e presa sul pubblico) e pure alla trasmissione che beneficia di qualche siparietto comico.
Inaspettatamente, la prima puntata si è rivelata gradevole. Vedremo nel proseguio se lo show s’ammoscerà, anche a causa delle scelte dei giudici che porteranno avanti i cantanti “classici”, da scuola di canto, senza pensare che i vari Vasco Rossi e Zucchero fecero figure barbine a Sanremo per poi sfondare alla grande e non certo grazie alle proprie doti canore e d’intonazione.
Seguo XFactor dalla prima edizione più o meno assiduamente e devo dire che si sente, rispetto alle edizioni precedenti, la mancanza dell’estro di Morgan.
Meno male che c’è Elio, verrebbe da dire, perché la Tatangelo non si può sentire e Ruggeri è troppo “freddo”.
Mi aspettavo anche un giudizio sul presentatore Facchinetti. Il cucciolo di Pooh a mio parere se la cava egregiamente in quel ruolo.
@symbel: la Tatangelo non si può sentire
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quando la persona è niente l’offesa è zero
@Martin Sileno: Io con te non ci parlo, parlo con loro che di musica ne capiscono