In questi giorni si legge con una certa insistenza sui giornali di un possibile ritorno di Piero Marrazzo alla conduzione di un programma su una delle reti televisive pubbliche.
La notizia non è confermata da fonti ufficiali ma negli ambienti legati al piccolo schermo gira con un certa insistenza e viene data come altamente probabile.
Non sarebbe nè il primo e non sarà nemmeno l’ultimo giornalista conduttore o inviato di TG della Rai che si candida e viene eletto in politica, quasi sempre nel Centrosinistra, e torna in tv quando la sua esperienza politica termina. Gli esempi di questa pratica sono numerosi, la differenza nel caso dell’ex governatore della Regione Lazio sarebbe il modo con il quale è maturata la fine della sua avventura politica.
Piero Marrazzo, frequentatore di travestiti brasiliani in via Gradoli a Roma con autista e auto blu, coinvolto in un caso di spaccio (per il quale si dichiara innocente) e di acquisto e uso di cocaina a cifre esorbitanti, vittima a quanto sembra di una trappola ordita da un gruppo di carabinieri corrotti che hanno girato un video con lui protagonista in allegra compagnia e citato come testimone in tribunale visto che nel frattempo sono morte anche due persone assassinate, non è un giornalista che rientra dall’aspettativa come uno qualsiasi.
Nonostante tutti questi particolari non di poco conto e premettendo che un possibile rientro è solo ipotizzato, si può fare una considerazione. Se per Piero Marrazzo non dovesse configurarsi nessun reato e anzi si riconoscesse che è stato vittima di una trappola, per quale motivo non dovrebbe tornare a fare il giornalista? Quale è la colpa del giornalista? Avere dei gusti sessuali bizzarri? Ma che gusti sessuali hanno coloro che ad ogni ora imperversano sul piccolo schermo?
Se Marrazzo si ricandidasse ad un ruolo politico ci sarebbe di che discutere ma per condurre un programma in tv bisogna avere le lenzuola pulite? La domanda non è retorica perché la risposta divide l’opionione pubblica.
Andare in tv, tornare alla conduzione dopo tutto lo scandalo scoppiato nei mesi scorsi sarebbe una grande prova di coraggio (o faccia tosta fate voi) da parte dell’uomo politico più sbeffeggiato e chiacchierato dell’ultimo anno, quasi più di Berlusconi, ma in fondo la faccia ce la mette lui e il giudizio, come per tutti coloro che si occupano di televisione, lo darà l’auditel e la critica.
Un presentatore frequentatore abituale di trans dediti alla prostituzione e consumatore abituale di cocaina? Sarà un problema che dovrà affrontare la Rai tenendo conto che per molto meno sono stati espulsi, nel passato anche recente, molti personaggi illustri del mondo dello spettacolo.
Marrazzo torna in RAI, forse
symbel (redattore)
Marrazzo andrebbe condannato per stupidità, non per i suoi gusti o disgusti sessuali
siamo proprio una manica di deficenti in mano a dei disgraziati che delle loro sporcherie ne fanno una dote, ma mandatelo in Afganistan a lavare i culi dei bambini mezzi ammazzati ……sto svergognato che se ne fa quasi un vanto per essere depravato …. con quello che lui prendeva o( prende ancora al mese io lo prendo in un anno e credo che tutti o quasi i pensionati come me abbiano lo stesso trattamento ….vergogna a noi detraggono e loro se ne fregano immensamente …sporcaccioni …