Per fortuna la querelle tra Enac e Ryanair si è conclusa nei migliore dei modi per passeggeri: la compagnia irlandese ripristina i voli che aveva sospeso e gli italiani potranno continuare a volare a prezzi da low cost, a seguito di un accordo con Enac.
Meno chiari i termini dell’accordo, e cosa si farà dei documenti differenti da passaporto e carta di identità, visto che la cosa si è risolta, ma come non dubitarne, all’italiana: entrambe le parti escono vittoriose.
Si parla di una nuova ordinanza dell’Enac, che consentirà solo l’uso di carta di identita, passaporto, e forse patenti, per l’imbarco nei voli nazionali.
Nel frattempo le vendita dei voli sono riprese, e i codici di prenotazione dei voli cancellati, almeno quelli non ancora rimborsati, sono di nuovo validi.
Daltronde le pressioni dei parlamentari di molte zone d’ Italia dove Ryanair ha le sue basi, e dove una dipartita del vettore irlandese significherebbe grossi problemi, sia di tipo occupazionale, che di servizi al citatdino, sono servite a distogliere l’Enac dall’ennesima mossa pro Alitalia.
Aggiornamento: Dal comunicato stampa dell’Enac si apprende che Ryanair, accetterà anche i documenti di identità modello AT/BT (tessere ministeriali) rilasciati dalla Pubblica Amministrazione di cui al DPR 851 del 28 luglio 1967, mentre si riserverà del tempo per stabilire se accettare altri documenti.
In pratica sui voli nazionali Ryanair si viaggerà esclusivamente con carta di identita, passaporto o particolari tessere ministeriali (AT/BT). Solo in futuro potrebbero essere accettati ulteriori documenti (es. patente di guida)