Caro B,
ti confesso che solo ora l’ira verso quello che oggi è accaduto, mi si va a placare.
Appena ho visto il tuo viso insanguinato, uno sdegno profondo mi ha colpito, e, fatto vergognare di appartenere a della gente capace di compiere dei simili gesti.
Non solo il gesto di quello squilibrato che ora viene issato a martire, ma di tutti quelli che lo pongono sull’altare come un eroe.
Ti prego, perdonali poiché non sanno quello che fanno.
Loro non sono tuoi nemici, sono solo dei badanti che aiutano il movimento della piazza a compiere quei gesti estremi, stupidi e ignobili, che sconfinano dall’animo umano.
Io sono triste, molto triste, non solo perché hanno ferito con il più pessimo sistema squadrista un essere umano, ma perché, hanno toccato il mio miglior nemico.
Loro non sono tuoi nemici veri, consapevoli di quello che fanno, io si.
Credi a me, è meglio avere un nemico vero che un amico falso, e su questo credo i nostri animi vadano paralleli.
Spero ti rimetta presto in senso, per continuare il tuo lavoro di sparaballe, che per me, è il pane quotidiano, e della cui mancanza, ne soffrirei.
Questa mia è stata priva di censura, ho voluto parlarti della solidarietà che provo per te in questo momento, e, come diceva Edda ricordando piazzale Loreto e l’esposizione del cadavere del Duce:“quando hai amato tanto una persona, in quel momento lo odi, e nello scempio di piazzale Loreto io sono convinta che c’era ancora una forma d’amore”.
Io non ti ho mai amato, ti ho sempre odiato con sincerità.
Spero ti rimetterai in fretta, nemico mio.
Caro nemico ti scrivo, lettera aperta a B
Stefano Poma (collaboratore)
Anche se non lo sai, hai un solo, vero, irriducibile nemico. Te stesso.
Un’occasione persa per tacere e non dire banalità. Almeno per un giorno.
Io non capisco come un giornalista come Stefano che scrive su il fatto, sul Corriere e che ha fatto delle splendide inchieste sulla mafia continui ad essere pubblicato in questo blog di dementi, spero che gli rubiate gli articoli poichè se è lui a mandarli e ad accettare questi insulti…………
Signora Maria, Moschebianche non ruba articoli.
accidenti, questa volta sono d’accordo con MisterSil.
Cazzarola!!
Ma che fine ha fatto il Poma “vecchia maniera”? Cosa è successo in questi mesi, che ha causato una involuzione cosi’ violenta? Cosa c’è che non sappiamo, che ci è sfuggito?
I primi articoli di Poma erano una delizia, certo mai a favore di un certo schieramento (per fortuna :-)), ma erano scorrevoli, sensati, “lucidi”.
Poi il cambio, come uno tsunami, qualcosa che in qualche modo crea una frattura insanabile.
Cosa è successo veramente?
Perchè ora Poma scrive in tal maniera, che mi fa pensare che forse non sia lui, ma un suo clone, che in qualche modo ha preso il suo posto?
E perchè non posso godere di un Poma che scrive anche di sport, tempo libero, moda o spettacolo?
Stefano sei bravo, non sciupare il tuo talento in tale maniera, davvero non lo meritiamo.
cara Maria, chi scrive in maniera netta, cercando la provocazione (si spera intelligente) e magari giocando un po’ sul filo del paradosso, si espone al tiro al piccione. Capita a Stefano come a chiunque altro.
E finché sono solo insulti e si rimane a distanza di sicurezza dai lettori, per evitare magari una statuetta del Duomo in faccia, mi sta pure bene
Mi sembra che invece Poma in poche righe abbia detto la sua sul gesto di Tartaglia…ovvero una condanna netta al gesto di uno squilibrato. Non capisco quindi cosa possa creare tanto scalpore in questo articolo.