Mills, la Brendona di Silvio

La sentenza d’appello per il processo ha confermato la condanna per comminata in primo grado all’avvocato accusato di aver dichiarato il falso in due deposizioni per favorire sotto pagamento. In pratica si parla di e la sentenza suggerisce l’attuale premier come il corruttore.
David Mills ha sempre negato ogni addebito aggiungendo che Berlusconi, fino ad ora protetto dal Lodo Alfano da poco bocciato dalla corte costituzionale, non c’entrava nulla con la vicenda.
C’è anche una diatriba in atto tra accusa e difesa circa l’individuazione della data di inizio della corruzione e il successivo conteggio degli anni trascorsi per decidere se il reato è prescritto o meno.
Insomma mentre ci si interroga a sinistra circa le frequentazioni sessuali di Marrazzo, le scissioni di Rutelli e i mal di pancia vari all’interno del PD a destra oltre alle lamentazioni di Tremonti amplificate dal roboante Umberto ci si mette anche la sentenza Mills.
E se da una parte ci si districava tra corpi carvernosi brasiliani graditi al governatore del Lazio dall’altra i corpi cavernosi volano ad altezza pericolosa.
Se la maggior parte dei commentatori di giudiziaria sostengono che Berlusconi uscirà indenne dal soprattutto grazie alla prescrizione del reato rimane il dato politico imbarazzante di un presidente del Consiglio sul quale graverebbe l’ombra della corruzione.
Staremo a vedere se e quando Berlusconi si presenterà a rispondere dell’accusa di corruzione che gli viene fatta e se il tutto finirà con la prescrizione.
Era previsto un autunno caldo un po’ da tutti ma qui si stanno superando tutte le previsioni, le temperature sono tropicali.

symbel (redattore)

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1 Risposta

  1. Lapo Pelosini scrive:

    Se Mills è la Brendona, non oso chiedere chi è la Natalì di Silvio

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