Minzonilismo Marino

Da quando il Tg1 ha pensato che non fosse il caso di pubblicare le notizie relative all’inchiesta di Bari scatenando un putiferio contro il neodirettore Minzolini, accusandolo di celare ad arte gli scandali, si è coniato un nuovo termine tra gli addetti ai lavori per classificare tutta quella serie di comportamenti che mirano a nascondere delle notizie scomode: il minzolinismo.
Declinato anche con frasi del tipo “non fare il minzolini” oppure “questa è una minzolinata”.
Fatto salvo il diritto di un direttore di stata di scegliere quali, quanti e in quale ordine dare le notizie ed eventualmente anche se darle o non darle, il caso Minzolini appare poco difendibile perché in effetti a Bari la notizia c’era altrimenti la giunta Vendola non si sarebbe dimessa.
Detto questo oggi ci troviamo di fronte alla notizia che vede uno dei candidati alle primarie del PD, Ignazio Marino, accusato di essere stato allontanato da un istituto universitario statunitense a causa del vizietto di gonfiare le note spese. L’accusa è grave per uno che ambisce un giorno ad amministrare la cosa pubblica o comunque a guidare un grande partito. La notizia la pubblica Il Foglio di Giuliano Ferrara con tanto di documentazione controfirmata risalente al 2002.
La vicenda viene ripresa un po’ da quasi tutti i giornali con la replica dell’interessato, dichiarazioni di solidarietà dei concorrenti Bersani e Franceschini e vari commenti. Persino il nostro webmagazine ha segnalato la vicenda.
Quasi tutti i giornali online hanno fatto lo stesso. Il Corriere, Il Riformista, L’Unità, Il Giornale, Libero, Affaritaliani… già, quasi tutti ma non tutti perché La Stampa e Repubblica mancano all’appello.
Proprio Repubblica che sfoggia un articolone sulle presunte tombe fenicie presenti a Villa Certosa non ha nemmeno un trafiletto piccolo piccolo sul caso Marino. Mah. Va bene che nei weekend estivi le redazioni lavorano a ranghi ridotti, magari si darà spazio domani all’argomento ma se così non fosse dovremmo definirla una minzolinata? Mi dispiacerebbe anche perché appena ho letto che la notizia proveniva da un giornale vicino al centrodestra mi sono premurato di andare a sentire l’altra campana su organi di stampa vicini alla “vittima” (è un buon esercizio per capire bene come vanno certe notizie) ma con la versione online di Repubblica diretta da Vittorio Zucconi sono rimasto a bocca asciutta.