Chi è causa del suo mal pianga se stesso

In Inghilterra , ragazzo di 22 anni muore per cirrosi epatica: gli è stato negato il trapianto perchè non sobrio da 6 mesi. 
Dopottutto le regole sono regole,  anche per un ragazzo di 22 anni. Infatti i medici dell’ospedale University College Hospital di Londra: non hanno fatto sconti a Gary Reinbach. Il ragazzo è morto per una cirrosi epatica che gli ha distrutto il fegato. L’unica maniera per salvarlo sarebbe stato un trapianto. Ma Reinbach era un alcolizzato e siccome non ha dimostrato di poter stare sobrio per più di sei mesi, l’operazione gli è stata negata. La madre è stata con lui fino all’ultimo momento. E proprio a lei l’ultima supplica: «Ti prego mamma aiutami, non voglio morire».

Gary, originario di Dagenham in Essex, ha cominciato a bere a 13 anni, subito dopo la separazione dei genitori. A 16 anni ha lasciato la scuola e ha ottenuto un lavoro come vetrinista. Dopo pochi mesi è stato licenziato a causa dei suoi problemi con l’alcol. La patologia è degenerata. Tanto che nell’ultimo periodo il ragazzo beveva almeno una bottiglia di vodka al giorno. Non si è accorto che si stava ammalando. Circa due mesi fa, Reinbach è stato ricoverato all’University College Hospital. La diagnosi era chiara: cirrosi epatica. Il giovane è stato sottoposto a tutte le terapie d’avanguardia. Ma le sue condizione peggioravano ogni giorno. Fino a quando i medici non hanno lasciato spazio alle speranze: «Solo un trapianto può salvarlo». Ed ecco che comincia l’agonia. Secondo le regole del centro nazionale trapianti inglese, il paziente, per ricevere un fegato nuovo, deve dimostrare di essere stato sobrio per almeno sei mesi. Il ragazzo, però, non ha avuto il tempo visto che è stato ricoverato per dieci settimane. Il professor Rajiv Jalan ha cercato di intercedere: «Il ragazzo dovrebbe avere una seconda chance», ma non c’è stato nulla da fare.

Seppur in mezzo alle inevitabili polemiche, si è scelta la strada giusta. D’accordo per la giovane età del ragazzo, ma se si è ridotto in quelle condizioni a soli 22 anni, sicuramente avrebbe rovinato l’organo “di ricambio”, prima di qualcun’altro piu accorto. Daltronde anche se è crudele, gli organi donati sono merce rara, e a nostro avviso è stato giusto cosi.

Piuttosto un monito ai ragazzi, attenti alla bottiglia: una sbornia ogni tanto ci sta anche,  ma quando si esagera si rischia la vita (in questo o in altri modi, magari abbracciando un platano con la macchina)

Daltronde anche le statistiche dimostrano , morti sulle strade a parte, che aumentano nonostante controlli e leggi restrittive , che sempre più persone contraggono malattie al fegato dopo i 30 anni e se un numero crescente di adolescenti beve, la gente si ammalerà ancora più giovane.

Speriamo inoltre che le recenti mosse di alcune amministrazioni comunali italiane , che vietano l’alcol ai minorenni possano aiutare a salvare vite, prima che sia la cirrosi o la strada a portarla via.

Brian Boitano (redattore)

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